Como

Gli Alpini comaschi ricordano le Guerre sabato alle 21

Admin Altreforme 22 Gennaio 2014

Attualità, Como

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AlpiniCOMO – Il 25 gennaio, giorno antecedente la ricorrenza della battaglia di Nikolajewka avvenuta il 26 gennaio 1943, gli alpini della sezione provinciale comasca, ricorderanno i 71anni dall’evento.

Sarà un incontro articolato, costruito su molte parti. Relatore sarà il generale Tullio Vidulich (alpino), storico ed esperto di eventi della Seconda Guerra Mondiale. Oltre alla relazione del generale Vidulich, ci saranno letture di brani legati agli eventi della campagna di Russia, tratti da racconti di Mario Rigoni Stern, Giulio Bedeschi, Nelson Cenci, don Carlo Gnocchi. La serata sarà accompagnata dal coro alpino Colmenacco di Nesso, diretto dal maestro Moreno Pertusini.

La collaborazione fra associazione Alpini e Canottieri Lario, in atto da anni, si manifesta anche questa volta con un incontro in ricordo dei Caduti. In particolare in questa occasione, nella quale oltre al 71esimo della battaglia, si ricorderanno i 100 anni dall’inizio della Prima Guerra Mondiale che sconvolse l’Europa. Perciò idealmente ci saranno anche i Caduti di questo conflitto. Fra tutti Giuseppe Sinigaglia, grande sportivo della lotta e del canottaggio, nonché volontario nella Prima Guerra Mondiale nell’arma di artiglieria, caduto il 10 agosto 1916.

Per gli alpini, la battaglia di Nikolajewka è il simbolo che riunisce tutti gli eventi tragici della guerra, avvenuti ovunque e idealmente rappresentati da questa battaglia, per la difficoltà e le terribili condizioni dell’intera ritirata. Costituisce il ricordo dell’intero conflitto e di ciascun Caduto, su ogni fronte e appartenente a qualsiasi arma dell’Esercito Italiano.

Gli alpini invitano i cittadini all’incontro di sabato 25 gennaio, nella sede della Canottieri Lario in via Puecher 6, con inizio alle ore 21 e ingresso libero. I partecipanti potranno rivivere le crudeltà della guerra e in particolare ricordare coloro che hanno sacrificato la vita per il bene di tutti noi, mantenendo il ricordo, di chi nel passato è stato chiamato al dovere e al massimo sacrificio.