PROSERPIO – Giovanni Cocco, 36 anni residente a Lenno ma che ha abitato in paese per oltre dieci anni, tra i vincitori del Premio Campiello.
Ad aggiudicarsi la 51^ edizione del Premio Campiello, grazie a 102 preferenze, è stato Ugo Riccarelli, scomparso lo scorso 21 luglio, con l’opera L’amore graffia il mondo (Mondadori). Cocco si è piazzato terzo con i 47 voti conquistati dal suo romanzo La Caduta (Nutrimenti).
La Cerimonia di Premiazione si è svolta al Gran Teatro La Fenice di Venezia, sabato 7 settembre, ed è stata trasmessa per la prima volta in diretta televisiva su Rai 5 (in differita su Rai 3). A condurre la serata Neri Marcorè e Geppi Cucciari.
“E’ stato davvero emozionante – ha spiegato Cocco – La premiazione della cinquina è avvenuta sabato scorso mentre sabato si è tenuta la serata finale, dove ha ritirato il primo premio la moglie di Riccarelli. Una vittoria meritata, per lui come persona e ovviamente per il suo scritto”.
Quale libro è riuscito a conquistare la giuria del Trecento lettori?
“La Caduta, un romanzo che avevo scritto circa 6 anni fa e uscito nel febbraio 2013. La Caduta ora è arrivata alla quarta edizione. Arrivare terzi Campiello con un libro d’esordio, a 36 anni e con un editore indipendente non succedeva da 30anni”.
Come hai vissuto questa importante esperienza?
“L’organizzazione è stata davvero splendida. Abbiamo iniziato a giungo con un tour per 12 città d’Italia. Un’esperienza davvero bellissima e che arricchisce molto. Questa è stata anche l’occasione per conoscere tanti altri autori e instaurare con loro anche delle amicizie”
Quando hai iniziato a scrivere?
“Ho sempre scritto, ma prima di diventare scrittore a tempo pieno sono stato cameriere, lavapiatti, imbianchino, operaio su 3 turni, addetto alle pulizie, autista-
Poi qualcuno ha iniziato ad accorgersi di te…
“Si, nel 2004 è stato pubblicato Angeli a perdere (No Reply), poi quest’anno è uscito La Caduta (Nutrimenti, 2013, Premio Selezione Campiello) e Ombre sul lago (Guanda, 2013, in coppia con Amneris Magella)”
Si può dire che il 2013 è stato un po’ il tuo anno di svolta: Campiello, nuove pubblicazioni..
“Direi che le cose stanno andando bene. Oltre al premio, anche gli scritti stanno avendo successo. Il mio libro Ombre sul lago è in corso di traduzione in 10 paesi. Sono molto curioso di vedere le reazioni in Sud America, Germania, Olanda..”
Altri scritti in fase d’opera?
“Nel mio futuro c’è un libro con Feltrinelli. Uscirà a gennaio e si chiamerà Il ballo dell’Assunta”
Qualche anticipazione?
“Per il momento posso dire che si tratta di un romanzo popolare, una commedia. Sono molto orgoglioso ed essere edito da una casa editrice come La Feltrinelli è davvero una soddisfazione”.