Erba

Gemellaggio 2019: Erba rinnova l’amicizia con Tain-Tournon

Miryam Colombo 12 Maggio 2019

Attualità, Erba

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Una foto di gruppo sul sagrato della chiesa di Crevenna a chiusura del gemellaggio 2019

 

ERBA – Si chiude oggi, domenica, il gemellaggio durante il quale, alla presenza dei fratelli tedeschi di Fellbach, le città di Erba, Tain-l’Hermitage e Tournon-sur-Rhône hanno ufficialmente rinnovato il legame che le unisce da ormai 45 anni.

Soddisfatta dell’iniziativa il sindaco di Erba, Veronica Airoldi: “È stato un momento bello durante il quale abbiamo potuto rinnovare il legame con Tain-Tournon che ormai dura da quasi mezzo secolo – ha spiegato – Durante la cerimonia di ieri sera abbiamo sottolineato la necessità di coinvolgere maggiormente i giovani e il tessuto economico perché il gemellaggio possa prosperare ancora a lungo”.

I rappresentanti delle città gemellate durante l’inaugurazione della mostra fotografica. Al centro il sindaco di Erba Veronica Airoldi e alla sua destra il fotografo Peter D. Hartung

 

Il gemellaggio, iniziato venerdì, è stato arricchito da una serie di appuntamenti tra cui ieri, sabato, l’inaugurazione della mostra “Fellbach Stellt Sich Vor” (Fellbach si presenta) del fotografo Peter D. Hartung, che resterà attiva presso la biblioteca fino a venerdì 24 maggio, e la firma delle pergamene di gemellaggio per il rinnovo dell’amicizia tra Erba e le cittadine francesi: “È stata una manifestazione ben riuscita – ha commentato il consigliere comunale Alberto Cavalleri – I nostri ospiti sono stati molto soddisfatti e hanno apprezzato quanto fatto, dalla visita al Museo del Ghisallo alla cena con i balli ottocenteschi. Significativa anche la cerimonia presso il Monumento dei Caduti durante la quale il Corpo Musicale ha omaggiato i paesi con gli inni nazionali e l’inno europeo. Complimenti a Giorgio Meroni e a Francesca Faverio per l’organizzazione”.

Il Corpo Musicale presso il Monumento dei Caduti di Erba

 

Questa mattina, la messa conclusiva presso la chiesa di Santa Maria Maddalena: “In una Europa che rischia di disintegrarsi sotto la spinta dei sovranisti, dei nazionalismi – ha dichiarato don Ettore Dubini, vicario per la parrocchia di Crevenna – Un gemellaggio tra città europee diventa un vero antidoto al pericolo di una disgregazione che porterebbe indietro i popoli europei vanificando tutto il lavoro fatto per costruire una Europa dei popoli e non solo dei mercati”.