Erba

Fragilità e emergenza alimentare. La situazione nell’erbese

Miryam Colombo 14 Maggio 2021

Attualità, Erba

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ERBA – Il nuovo Emporio della solidarietà di Ponte Lambro sarà lo strumento attraverso cui Caritas Ambrosiana intende fronteggiare l’emergenza alimentare sul territorio dell’erbese. Ma quali sono i “numeri” di questa emergenza? A quanti utenti i canali attualmente in uso offrono assistenza? C’è stata qualche variazione dallo scoppio della pandemia di Covid-19?

Prima di affrontare la questione, una premessa: gli strumenti attraverso cui Caritas, finora, ha offerto sostegno alle situazioni di fragilità comprendono i pacchi contenenti generi alimentari di prima necessità e i Buoni Spesa del valore di 30 euro o 50 euro, acquistati da Caritas attraverso le offerte raccolte con il progetto Decima, che mensilmente o occasionalmente vengono consegnati alle famiglie o ai singoli utenti inseriti nel circuito di assistenza.

Per quanto riguarda Caritas Erba, nell’ultimo anno i nuclei assistiti per il bisogno alimentare in modo saltuario sono stati circa quaranta: a questi ultimi oltre ai pacchi di alimenti, sono stati attribuiti buoni spesa per un totale di circa 6000 euro. I destinatari per circa l’80% sono famiglie con minori, mentre la restante parte è suddivisa tra adulti o anziani soli: “Non abbiamo una vera e propria distinzione tra italiani e stranieri dal momento che riconosciamo come universale il diritto al cibo – ha spiegato la referente di Caritas Erba, Giovanna Marelli -, tuttavia, se prima dell’estate 2020, c’era stato un bilanciamento tra utenti italiani e stranieri, al momento questi ultimi rappresentano circa il 60% delle utenze”.

“Ultimamente abbiamo notato che molti si trovano in difficoltà per quanto riguarda il pagamento delle utenze – ha continuato Giovanna Marelli -. Infatti, diversi utenti utilizzano i buoni spesa per far fronte a questa necessità trovandosi così a dover pianificare attentamente le risorse a disposizione per fronteggiare sia i costi domestici sia la spesa alimentare”.

Per quanto riguarda il centro di distribuzione di Crevenna nel 2020 i nuclei familiari continuativamente assistiti sono stati circa 20, di cui 13 stranieri e 7 italiani, per un totale di 80 persone a cui si aggiungono 28 utenti a cui l’aiuto alimentare è stato consegnato in modo saltuario. In un anno sono stati consegnati circa 220 pacchi contenenti prodotti di prima necessità.

Come precisato dai responsabili del centro, l’aumento di utenza nell’ultimo anno è stato riscontrato per i casi di consegna non continuativa: mentre il numero delle persone assistite costantemente è rimasto pressoché invariato, quello degli utenti saltuari ha subito un incremento.

Altro “canale” di supporto alle situazioni di fragilità sul territorio è il Centro d’Ascolto. Nato a Erba nel 1997, questa realtà offre accoglienza, ascolto, orientamento, accompagnamento e aiuti concreti in collaborazione con le parrocchie, i servizi sociali dei Comuni e gli altri enti.

Nell’anno 2020 sono state 32 le famiglie, di cui 15 di Erba e 17 del decanato per un totale di 89 persone di cui 30 di nazionalità italiana e 59 straniere, assistite dal Centro di Ascolto di Erba con la distribuzione di 176 pacchi alimentari. Al 30 aprile 2021, il numero degli utenti è sceso a 30 nuclei familiari di cui 8 persone singole, per un totale di 81 persone di cui 22 italiani e 59 stranieri. Ad essi Centro d’Ascolto ha finora erogato 96 pacchi alimentari.