ALBAVILLA – La Fiera del Paisan con la rassegna agricola della Pecora Bianzola è diventata ormai una festa tradizionale. Il gruppo I Paisan di Albavilla, in collaborazione con la Comunità montana del Triangolo lariano e il patrocinio del Comune di Albavilla, assessorato alla Cultura, promuove questa manifestazione che si terrà domenica 20 ottobre a Carcano.
La Fiera del Paisan vuole salvaguardare le tradizioni legate alla pastorizia e all’allevamento del bestiame in genere e dà la possibilità di gustare i prodotti tipici della zona e di apprezzare quello spettacolo folkloristico che sanno sempre proporre al meglio gli amici di Corogna e Carcano.
Anche per questa edizione ci saranno le bancarelle, la mostra mercato dei prodotti tipici e iniziative allestite appositamente per la scuola: i banchi di educazione alimentare e la fattoria didattica con molti animali. Ma la vera regina della fiera sarà ancora una volta la pecora brianzola, presente con gli allevatori della zona.
E, nel corso della manifestazione, nelle cucine della sede sociale dei Paisan i cuochi per l’occasione prepareranno i tradizionali manicaretti: trippa, cazzuola con polenta e ovviamente braciole d’agnello. Nel pomeriggio, cotizza e vin brulè.
“L’obiettivo primario è quello di sostenere, attraverso azioni mirate, la promozione del territorio e della sua cultura – afferma l’assessore alla Cultura Gabriele Parravicini – Da qui la necessità di proporre una manifestazione in grado di esprimere tutte le potenzialità di una agricoltura che è alla ricerca di apporti che riqualifichino la sua capacità di competere. La Fiera del Paisan vuole far conoscere le realtà agricole locali e in particolar modo quelle dei piccoli allevatori, che, con il loro impegno e la loro passione, continuano a svolgere un mestiere antico. La rassegna fieristica, inoltre, con il fascino e la suggestione della tradizione rurale brianzola, offrirà un preciso contributo al tema delle produzioni tipiche, intese quali realtà che mantengono vincoli diretti con il territorio di origine e quindi con i sistemi agricoli di riferimento”.