Como, Erba, Lurago d'Erba

Festa dell’Arma a Como: bilancio attività ed encomi ai militari

Lorenzo Colombo 5 Giugno 2015

Attualità, Como, Erba, Lurago d'Erba

prova 1festa arma 2015

COMO – Festa dell’Arma nella mattinata di venerdì a Como con il Comando provinciale Carabinieri di Como.

Nel corso della cerimonia si è fatto un riepilogo delle attività svolte nell’ultimo anno e sono stati premiati gli uomini che si sono distinti  in particolari operazioni.

Nell’anno che va dal 1° maggio 2014 al 30 aprile 2015, nella città di Como ed in Provincia sono stati conseguiti, solo per citare i più importanti e significativi, i seguenti risultati: – Ricevute 45.397 chiamate d’emergenza; – Perseguito l’90,11% di tutti i delitti denunciati alle FF.PP. in Provincia; – Arrestate 360 persone; – Denunciate in stato di libertà 2.277 persone; – Identificate 123.291 persone; – Controllati 92.019 automezzi; – Sequestrati kg. 19,370 circa di sostanze stupefacenti; – Sequestrate 65 armi da fuoco, 1.204 munizioni, 34 armi bianche; – Eseguiti 29.623 servizi a carattere preventivo; – Eseguiti 1.499 Servizi di ordine pubblico. Nello stesso periodo, per spiegare solo alcuni dei risultati: – i Carabinieri della Compagnia di Como hanno concluso, con l’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare, un’indagine avviata a Como e svolta in collaborazione del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore nonché delle Compagnie di Castellammare di Stabia, Napoli Stella e Torre Annunziata. Gli arrestati, in concorso tra loro e con diverse modalità, si erano appropriati fraudolentemente delle identità di ditte di autotrasporto o avevano costituito società ad hoc, allo scopo di acquisire indebitamente da 46 ditte nazionali e 10 estere trasporti di merce di diversa natura che, ovviamente, non veniva portata a destinazione ma rivenduta grazie ad una vasta rete di ricettatori ad acquirenti compiacenti. – si è concluso, in 1° grado, il processo (interamente indiziario) con la condanna a 18 anni di carcere, nei confronti dell’assassino dell’uomo ucciso con tre colpi di arma da fuoco il 3 gennaio 2014 a Gera Lario che ha dimostrato la bontà dell’impianto accusatorio fondato sulla particolareggiata ricostruzione dell’evento e sulla raccolta scrupolosa degli indizi da parte dei Carabinieri che hanno operato; – la stessa componente investigativa dell’Arma che, insieme ai militari della Compagnia di Cantù, aveva già individuato i due responsabili dell’efferato omicidio di una donna avvenuto il 1 marzo 2014 a Mozzate, ha accertato l’ulteriore responsabilità degli stessi, in concorso con altre due persone, di un precedente ed altrettanto efferato omicidio di un uomo, avvenuto il 28 febbraio 2014 in Rimini. Sul conto dei quattro, tutti assicurati alla giustizia, il prossimo mese di luglio inizierà il processo innanzi alla Corte d’Assise di Rimini. I risultati che ho citato, seppur positivi e di piena soddisfazione, non devono essere considerati da nessuno di noi un punto di arrivo, ma devono essere uno stimolo per riuscire a rispondere nel futuro in modo ancor più completo alla domanda di sicurezza che viene dalla cittadinanza ed alla sfida che viene dalla criminalità. Siamo sempre particolarmente attenti a prevenire le possibilità di penetrazione della criminalità organizzata nelle attività economiche, per condizionarne la gestione, anche attraverso pratiche estorsive ed usurarie e ciò mediante un’attenta, continua e il più possibile capillare attività di controllo del territorio ed investigativa, nonché attraverso un’intensa attività di collaborazione con tutte le componenti specializzate dell’Arma dei Carabinieri e con le altre Forze di Polizia. In tale contesto si collocano le ultime due importanti operazioni, svolte in collaborazione con il R.O.S. (Raggruppamento Operativo Speciale), concluse sul territorio provinciale: – il 28/10/2014, a conclusione dell’attività d’indagine convenzionalmente denominata “QUADRIFOGLIO” sono state tratte in arresto tredici persone, di cui 6 residenti nella Provincia di Como, indagati anche per il delitto di associazione mafiosa. Nonostante gli esiti di tale indagine abbiano portato alla luce alcuni episodi di riciclaggio posti in essere da alcuni degli indagati che hanno però operato, sul piano economico e del riciclaggio, prevalentemente nell’ambito di altra provincia lombarda, si è proceduto, in questa Provincia, al sequestro preventivo di: – un’impresa individuale “Compro Oro”; – 4 parchi autovetture intestati ad altrettante autoconcessionarie; E’ stata inoltre acclarata la partecipazione di imprese edili, con sede legale in altra Provincia ma riconducibili ad una cosca d’ndrangheta di questa Provincia, in subappalti riguardanti grandi opere connesse ad EXPO; – il 18 novembre 2014 a conclusione dell’indagine c.d. “INSUBRIA” sono state tratte in arresto 38 persone, delle quali 20 hanno riguardato soggetti collegati con due “locali” dell’ndrangheta in questa Provincia emerse nel corso dell’indagine che trae origine da un’attività investigativa svolta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Como, in seguito ad una serie di atti intimidatori ed attentati incendiari verificatisi in danno di imprenditori nell’area territoriale comasco – canturina. Alle persone arrestate sono stati contestati i reati di associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, anche con l’aggravante della transnazionalità (infatti alcuni reati risultano commessi tra l’Italia e la Svizzera). Le due operazioni hanno anche ricevuto il plauso dei componenti la Commissione Nazionale Antimafia, riunitasi in Como il 16 aprile 2014.

A ricevere invece l’encomio semplice sono stati, per la stazione di Lomazzo, il Mar.Ca. Alessandro Carchia, App. Sc. Vincenzo Rubino,  App. Francesco Coppola, App. Gabriele Contento; di Fino Mornasco App. Claudio Cevola e Car. Sc. Nico Ranaudo; della Stazione Cantù Lgt. Euro Sabatino; Mar. Ord. Armando Laviola; per la Stazione Erba l’App. Sc. Cristian Mattana; per la Stazione Lurago d’Erba il Mar. Ca. Gianfranco Mastoianni e l’App. Girolamo Mangione; per il NOR Cantù Aliquota Op.va Mar. Ca. Ennio Massimo Fiori e infine, per la Tenenza di Marino Comense, l’App. Sc. Enzo D’Agnillo.