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Febbraio da incubo per i pendolari della Milano-Asso

Lorenzo Colombo 28 Febbraio 2014

Asso, Attualità, Canzo, Caslino d'Erba, Erba

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ERBA – Febbraio nero per i pendolari della Milano-Asso, costretti a subire parecchi ritardi. A denunciare la situazione è un nostro lettore, che da anni fa la “spola” sulla linea di Trenord che spiega come  “il mese di Febbraio è stato un’altro mese senza un servizio ferroviario degno del suo nome, una routine che ci accompagna da diversi anni”.

Di seguito la sua missiva.
“Una volta esisteva il mestiere del ferroviere colui che conduceva i treni, un lavoro di squadra tra colleghi e dirigenti responsabili, una collaborazione utile per far arrivare un treno a destinazione e quasi sempre in orario.
Oggi il mestiere del ferroviere non esiste più e ancora meno quello di un dirigente ferroviario TreNord, oggigiorno manca professionalità e responsabilità e tutto uno scaricarsi colpe e responsabilità tra personale in forza a discapito di una clientela che continua a pagare un servizio inesistente.
Lo sanno bene i pendolari della Asso-Milano.

Alcuni esempi del NON servizio nel mese di febbraio:
Il treno del 05/02/14 in partenza h19.38 Cadorna è stato soppresso ad Affori, causa treno guasto.
Il treno del 13/2/14 in partenza h19.38 soppresso a Cadorna, causa treno guasto.
Il treno del 11/2/14 h17.38 da Cadorna è arrivato ad Asso con 20 minuti di ritardo, chiedendo info sul sito TreNord vedo apparire il seguente messaggio: La circolazione risulta regolare su tutta la linea.
Quindi conferma che per TreNord 20 minuti di ritardo sono una regolarità quotidiana, in effetti sono anni che non arriva un treno in orario.
Il treno del 24/2/14 h17.08 è arrivato ad Asso con 48 minuti di ritardo,
il 17.38 con 31 di ritardo,
il 19.08 con 19 di ritardo,
una bella media di ritardi il 24 febbraio, vero?
Problema tecnico a Meda.

Il treno del 26/2/14 delle 17.08 per Asso è arrivato con 21min di ritardo.

Un’ altro episodio del 17 febbraio che deve far riflettere.
L’episodio in questione è il capotreno del treno delle ore 07.08 partito da Asso, il capotreno è rimasto a terra a Ponte Lambro, il treno quella mattina arrivò a Cadorna con 30 minuti di ritardo per recupero capotreno nella stazione successiva, Erba.

Insomma mese esemplare quello di febbraio dove si sono verificati molteplici disservizi che non sono riconducibili ai possibili disagi comunicati da TreNord ad inizio anno per la sfida ambiziosa di riqualificazione della Asso-Milano,
direi che ci sarebbe da riqualificare in primis la classe dirigente di TreNord, poi treni nuovi quindi a norma di legge sperando che non si guastino.
Noi pendolari siamo stanchi dei vecchi rottami datati che cadono a pezzi e della linea Asso-Milano usurata dal tempo con manutenzione insufficiente, altrimenti non si spiegherebbero tutti questi guasti, treni/linea.
Libertà di movimento in Lombardia significa recarsi al lavoro con un servizio ferroviario decente e con un minimo di affidabilità garantita, siamo stanchi di rimetterci ore di permessi lavorativi e appuntamenti saltati. Prepararsi al Expo non significa solo impianti nuovi che lasciano il tempo che trovano.

I pendolari della Asso-MI chiedono a TreNord se è il caso di continuare a pagare l’abbonamento mensile visto e considerato l’inefficienza del servizio offerto e della totale inaffidabilità.
Ma si chiedono anche quando tornano al lavoro i ferrovieri che sapevano fare il loro mestiere professionale e responsabile”.

Lettera firmata