Erba

Famiglie in difficoltà in via Manara, rinnovata la convenzione tra Comune e Parrocchia

Caterina Franci 15 Novembre 2022

Attualità, Erba

Tag: , , , , , , ,

Santa Maria Nascente a Erba

 

ERBA – Il Comune di Erba ha rinnovato per altri due anni la convenzione con la Parrocchia di Santa Maria Nascente per la sperimentazione di progetti di accoglienza temporanea presso l’appartamento di via Manara, confiscato alla criminalità organizzata.

La proposta di collaborazione era stata avanzata dalla Parrocchia lo scorso anno a giugno: “Possiamo dire che la sperimentazione è stata positiva – ha fatto sapere la referente Caritas Cp Sant’Eufemia Giovanna Marelli, che è anche consigliere comunale (Erba Civica) – abbiamo sistemato e ammobiliato l’appartamento, che dispone di due ampie camere da letto, un salotto e una cucina vivibili. Per un periodo subito dopo l’avvio del progetto sono stati ospitati una famiglia e una ragazza provenienti dall’Ucraina, successivamente trasferiti presso le case Caritas a Crevenna”.

Come detto, dopo l’esito positivo della sperimentazione il Comune e la Parrocchia hanno deciso di rinnovare la convenzione per portare avanti questo tipo di accoglienza. I soggetti/nuclei famigliari da inserire nei progetti di accoglienza  vengono individuati dal Comune – settore Servizi Sociali insieme a Caritas.

Giovanna Marelli
Giovanna Marelli

“Al momento risiede nell’alloggio di via Manara una famiglia in carico ai Servizi Sociali e che è in attesa di una sistemazione definitiva” ha fatto sapere Marelli che ha poi aggiunto “siamo soddisfatti di questo tipo di sperimentazione, sicuramente è un percorso che andrà potenziato. Il diritto all’abitare oggi è un problema urgente, anche nella nostra città dove ci sono diversi casi di disagio. E se fino a qualche anno fa l’altra difficoltà era legata al lavoro, oggi come oggi possiamo dire che il lavoro non manca ma non è stabile, in termini di contratti, che sono precari e non consentono di dare garanzie ai proprietari di casa che, ovviamente, le richiedono per affittare. E’ tuttavia un dato di fatto che l’avere un luogo dove abitare consente di uscire prima da dinamiche di tipo assistenziale. Questo ci invita a riflettere, noi  come Caritas vorremmo approfondire il tema e potenziare il servizio insieme al Comune, al Terzo Settore e al Consorzio Erbese Servizi alla Persona per dare risposte ai tanti cittadini e alle tante famiglie che si trovano in situazione di bisogno”.

Sul fronte accoglienza, la Caritas nei mesi scorsi si è mobilitata in particolare nei confronti dei cittadini di nazionalità ucraina dopo lo scoppio del conflitto: “Come noto le famiglie che abbiamo accolto sono state per un periodo negli appartamenti dell’Oasi di Santa Maria degli Angeli, poi in seguito all’avvio dei lavori di ristrutturazione (cominciati lo scorso 30 agosto, ndr) sono state ricollocate”. Si tratta di sei famiglie: “Il ricollocamento è stato possibile perché alcuni membri sono riusciti a trovare lavoro, noi come Caritas li abbiamo aiutati con le cauzioni”.

“Ora però dobbiamo affrontare una nuova emergenza – ha fatto sapere Marelli – infatti alcuni rifugiati ucraini che avevano trovato una sistemazione in città avevano deciso di rientrare nel loro paese in vista di un miglioramento della situazione. Ora però le cose non vanno bene: mancano elettricità e gas, le scuole sono chiuse, c’è molta preoccupazione. Di conseguenza stiamo ricevendo diverse chiamate, le persone vorrebbero tornare. Stiamo pertanto riorganizzando l’accoglienza, il permesso di soggiorno per chi era già arrivato è valido fino a marzo 2023  dunque il rientro in Italia non è di per sé un problema, bisognerà capire però dove sistemarli. Porterò il tema anche in Consiglio Comunale, penso serva un confronto e che bisogni lavorare in sinergia come già fatto” ha concluso Marelli.