EUPILIO – Incoraggiate dalla bella giornata primaverile, oltre 450 persone hanno partecipato lunedì alla 43esima Marcia della Primavera in ricordo di Cristiana Mazzotti, giovane ragazza di Eupilio rapita e uccisa nel 1975. Con scarpe da ginnastica e abiti sportivi, bambini, giovani e adulti si sono riuniti presso la sede della Pro Loco del paese, in prossimità del Lago del Segrino, punto di partenza e di arrivo dei due percorsi disponibili, da 7 e 13 km. A differenza delle passate edizioni, la marcia si è svolta interamente nelle vie interne del comune senza interessare la strada provinciale e non si è conclusa all’oratorio, attualmente interessato da lavori di ristrutturazione.

“Siamo molto contenti e soddisfatti di quanto è stato organizzato e della partecipazione di così tante persone” ha dichiarato in apertura il Sindaco, Alessandro Spinelli, “Soprattutto siamo grati al Gruppo Giovani Eupilio che si è impegnato per realizzare con determinazione e entusiasmo questa bellissima iniziativa”. Un gruppo numeroso e compatto di giovani tra i 19 e i 24 anni, coordinati dall’Amministrazione comunale e da alcuni educatori del progetto #Youthlab, si è assunto l’onere di pianificare nei minimi dettagli la giornata. “Non abbiamo conosciuto Cristina, ma come ragazzi di Eupilio abbiamo sentito il dovere di contribuire alla realizzazione della Marcia: ci siamo riuniti, abbiamo stabilito i percorsi e contattato gli sponsor per i premi. Vorremmo che questa giornata sia un’occasione per celebrare la vita e per fare festa insieme”.
Un’affluenza notevole, preannunciata dalla vendita di 100 biglietti in prevendita, che ha colpito positivamente la stessa famiglia Mazzotti, rappresentata alla marcia non competitiva da Arianna Mazzotti, cugina di Cristina: “Ci emoziona molto vedere che in tanti sono qui oggi per Cristina. È un gesto che ha un valore importante per tutta la famiglia”.
Alla manifestazione era anche presente laP.a. Sos Canzo che ha garantito assistenza sanitaria sia con un’ambulanza che con le biciclette di Ciclosoccorso che hanno seguito i partecipanti lungo tutto il tragitto.
Dunque, un clima di festa quello che si è respirato oggi a Eupilio: il ricordo di una tragedia diventa desiderio vivo di non dimenticare, un monito per le nuove generazioni che hanno raccolto il testimone con energia e passione.
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