Erba

Erba si prepara alla seconda edizione del Festival delle Emozioni

Miryam Colombo 31 Agosto 2022

Attualità, Erba

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ERBA – Creare una comunità a sostegno delle nuove generazioni a partire dalla riflessione sulle responsabilità del mondo adulto. Questo il cuore della seconda edizione del Festival delle Emozioni, la rassegna di eventi che si terrà a Erba dal 15 al 25 settembre.

Promosso da Familiarmente Noi Onlus in collaborazione con associazioni e enti dell’erbese, il progetto è stato presentato questa mattina, mercoledì, alla presenza del presidente e responsabile organizzativo del Festival, Ilia Benedetti, del presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, dell’assessore del Comune di Erba con delega a Politiche Sociali e Istruzione, Anna Proserpio, alla direttrice del Consorzio Erbese Servizi alla Persona, Patrizia Magretti e ai partner dell’iniziativa.

Come spiegato dai promotori, l’edizione sarà ricca di interventi di diverso tipo legati tra loro dall’obiettivo di costruire una visione educativa che diventi azione educativa. Punto di partenza è la disponibilità da parte di ognuno di lasciarsi educare per aspirare all’orizzonte comune rappresentato dal benessere dei giovani.

“La rassegna di quest’anno vuole partire da una rielaborazione del concetto di salute che a seguito della pandemia si è modificato perché ci siamo resi conto che non basta la sanità, ma dobbiamo sviluppare una serie di sensibilità che ci porta a essere resistenti e a tener conto delle difficoltà con cui bisogna confrontarsi – ha spiegato Ilia Benedetti -. Il mondo adulto deve rimettersi in gioco, interrogandosi, riflettendo e imparando per dar vita a una rete a favore dei giovani”.

Ilia Benedetti

 

Come sottolineato dalla Benedetti, saranno proprio i bambini e i ragazzi gli attori e i protagonisti del festival: “Contiamo su di loro per mettere in atto il connubio tra scuola e famiglia – ha continuato -. Bisogna fare dei ragazzi gli interpreti protagonisti. Anche in questi mesi di campagna elettorale sentiamo parlare spesso di politiche giovanili, ma quanto è stato fatto concretamente? Ho l’ambizione della creazione di un manifesto educativo. Se vogliamo lavorare nella direzione di costruire una comunità educante lo dobbiamo fare tenendo presente che quotidianamente dobbiamo lavorare insieme”.

Alessandro Fermi

 

Una prospettiva condivisa anche dai relatori che hanno preso parte all’incontro. In primis da Alessandro Fermi che, in rappresentanza di Regione Lombardia, ha evidenziato il valore di esperienze come quella del festival: “Questo progetto cerca di fare un passo in più rispetto al discutere riguardo alle tematiche giovanili provando a fare qualcosa di concreto – ha dichiarato -. Il tema giovanile è responsabilità della rete, della comunità e la pandemia ha reso più evidente un sottofondo di disagio che ha radici più profonde. Provare a costruire progetti che vadano a cogliere azioni utili è qualcosa di estremamente importante. Per questo ho sottoscritto il patto per arrivare a un manifesto educativo che possa essere esportato anche a livello regionale. Il mio impegno sarà raccogliere elementi utili da portare a livello regionale per individuare ricette che possano portare a una svolta”.

Anna Proserpio

 

Nel suo intervento l’assessore Anna Proserpio si è quindi concentrata sull’importanza di comprendere le reali necessità dei giovani: “Si deve lavorare sulla prevenzione – ha affermato -. Vedo ragazzi che chiedono aiuto e per questo abbiamo bisogno di figure adulte che sappiano individuare l’aiuto di cui hanno bisogno per distinguere le esperienze da affrontare con il sostegno di uno specialista da quelle che possono essere ricondotte a esperienze di vita, normalizzando certi vissuti. Allo stesso tempo dobbiamo ricordarci che esistono ancora temi difficili quali l’abuso di alcol e l’uso di sostanze stupefacenti che continuano a costituire un forte problema”.

Patrizia Magretti

 

Riprendendo il ruolo fondamentale dell’adulto, la direttrice Patrizia Magretti si è soffermata sull’importanza del sostegno alle famiglie: “Nell’ambito del servizio un ruolo fondamentale è rivestito dal tavolo minori e genitorialità che permette di tenere il polso di una situazione che negli anni è andata degenerando – ha spiegato -. La società cambia, le problematiche cambiano e cambiano le sollecitazioni e la comunicazione che è sempre filtrata da qualcosa. Altrettanto indispensabile è lavorare perché si ricostituiscano famiglie che abbiano una chiave di lettura della realtà. Aiutare i genitori significa aiutarli a non delegarsi dalla loro funzione educativa. Se sosteniamo i genitori una buona parte viene fatta. Poi c’è la parte dei ragazzi che devono essere coinvolti in iniziative che abbiano un valore. Diamo loro la possibilità di fare cose che abbiano valore”.

A conclusione degli interventi i diversi partner coinvolti sono intervenuti portando la propria visione rispetto alle tematiche che rappresenteranno l’essenza stessa del festival che si comporrà tanto di conferenze e incontri quanto di spettacoli teatrali, musica e attività laboratoriali rivolti tanto agli adulti quanto a bambini e ragazzi.

QUI IL PROGRAMMA