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Erba. Progetto YouthLab, il PD: “Continuiamo a sostenere i giovani”

Caterina Franci 21 Dicembre 2020

Attualità, Erba

foto archivio

 

ERBA – “Il PD erbese intende manifestare la propria solidarietà e il proprio sostegno ai giovani che in questi anni si sono impegnati nel dare vita prima al progetto YouthLab e poi ad altre forme associative quali LoSnodo”.

Conclusa la prima fase, che ha visto la riqualificazione della stazione grazie ai fondi messi a disposizione da Cariplo e BCC per la promozione di iniziative culturali giovanili, il progetto YoutLab non si interrompe, ma proseguirà nella sua attività con un prezioso strumento di programmazione: un tavolo dedicato alla politiche giovanili composto dai giovani e dagli amministratori presso il Consorzio dei Servizi alla Persona perché l’obiettivo è quello di coinvolgere i 26 Comuni che lo compongono per dare l’occasione a tutti i giovani del territorio erbese di essere protagonisti della costruzione di percorsi culturali e di aggregazione finalizzati a coetanei e ad adulti in un’ottica intergenerazionale.

Per operare e organizzare iniziative ed eventi, tuttavia, hanno necessità di poter continuare ad utilizzare quello spazio fisico che è nato appositamente per questo scopo: la stazione” continuano dal PD erbese. “Prevedere l’inserimento nell’edificio di organismi quali le forze dell’ordine, che nulla hanno a che vedere con le finalità perseguite dal progetto, significherebbe vanificare il senso degli investimenti che lo hanno reso possibile”.

“I giovani che hanno collaborato fino ad ora al Progetto YoutLab, e sicuramente quelli che vi aderiranno in futuro, hanno dimostrato capacità creative ed organizzative tali da meritare di non vedere snaturato un luogo creato appositamente per loro che, con impegno e sacrificio personale di tempo e di energie, si sono adoperati per far nascere un progetto che riveste un significato non solo culturale, ma anche sociale”.

“In questo impegno, però, i giovani devono poter contare anche sul sostegno degli adulti e delle istituzioni, che hanno il dovere di ascoltarli ed accompagnarli nel loro percorso in varie forme, senza però pretendere di strumentalizzarli; soprattutto la politica deve sostenerli rispettando sempre la loro autonomia”.

“Se una tregua della pandemia, che ha bloccato ogni attività, consentirà alle associazioni giovanili di riprendere le iniziative interrotte, sarà risolto anche il problema della sicurezza: il degrado occupa sempre gli spazi abbandonati, ma arretra laddove c’è vita, creatività e voglia di stare insieme”.