ERBA – Centinaia di persone hanno preso parte alla Marcia della Pace organizzata sabato 11 gennaio dal Decanato di Lecco che ha visto in apertura anche una testimonianza di Patrick, giovane nigeriano, sfuggito alla fame e alla povertà e accolto dalla comunità di Erba.
A guidare la riflessione le parole di Papa Francesco a partire dal messaggio pronunciato in occasione della Giornata Mondiale della Pace dello scorso 1° gennaio e dedicato al tema “Fraternità, fondamento e via per la pace”. I partecipanti si sono ritrovati poco prima delle 15 presso l’oratorio di San Carlo a Malgrate. Al parroco di Malgrate don Andrea Lotterio il compito di introdurre la Marcia e il tema della fraternità. Quindi è toccato proprio al giovane Patrick raccontare la sua avventura, la sua fuga dalla Nigeria attraverso la Libia, il suo arrivo prima a Lampedusa e poi nel nostro territorio. A Erba ha trovato ad accoglierlo mani amiche e una comunità parrocchiale. Poche parole ma significative quelle pronunciate dal giovane, visibilmente emozionato, ma altrettanto deciso nel ringraziare per come è stato aiutato in Italia.
Al termine il sindaco di Lecco Virginio Brivio ha letto una riflessione sul dramma dei profughi del “collega” di Lampedusa Giusi Nicolini, severa con l’Europa e con la generale indifferenza per la morte in mare di coloro che cercano solo un futuro dignitoso lontano dal proprio Paese.
Quindi il lungo serpentone della Marcia della Pace ha abbracciato in modo ideale il Ponte Nuovo e il Ponte Vecchio con le bandiere e i nastrini colorati distribuiti dagli organizzatori. I partecipanti si sono diretti poi verso piazza Garibaldi a Lecco dove ci sono state altre testimonianze, comprese quella di un ragazzo ivoriano e quelle di due famiglie aiutate dal Fondo Lavoro della Diocesi istituito nel 2008 dall’allora cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi. Parole toccanti a cui è seguita la consegna del discorso integrale del Papa del 1° gennaio.
Il cammino per le vie di Lecco è poi proseguito attraverso il centro cittadino sino alla conclusione nella basilica di San Nicolò. Anche qui spazio a una testimonianza, quella di Silvia Rusconi, che ha raccontato l’esperienza del doposcuola dell’oratorio del centro. Un’esperienza fatta di vicinanza e ascolto, di piccoli gesti di attenzione preziosi. Il vicedirettore della Caritas Luciano Gualzetti ha invece presentato il progetto di Caritas a favore della riduzione della fame nel mondo snocciolando numeri impressionanti: 1 miliardo di persone, sui 6 che abitano la terra, è malnutrito.
Infine spazio al coro gospel “San Pietro al Monte” di Civate e alle parole del vicario episcopale monsignor Maurizio Rolla.
