Erba

Erba. In Piazza Sant’Eufemia l’abbraccio della città a Don Raffaele

Miryam Colombo 17 Settembre 2018

Attualità, Erba

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Un momento della messa di saluto a don Raffaele

 

ERBA – A quattro anni dal suo inizio di mandato a Erba nel settembre 2014, don Raffaele Anfossi lascia la città: ieri, domenica 16 settembre, la Comunità Pastorale di Santa Eufemia ha voluto salutarlo con una messa solenne celebrata sul piazzale della chiesa dedicata alla santa. 

“Dare il saluto significa innanzitutto dire ‘grazie’ – ha dichiarato mons. Angelo Pirovano – Il nostro sentirci comunità significa anche provare nel nostro cuore questo sentimento di gratitudine verso don Raffaele che ha condiviso per alcuni anni il cammino della nostra comunità, soprattutto nell’ambito della pastorale giovanile. Gli diciamo grazie per la testimonianza che ci ha offerto con la sua presenza umile, discreta e laboriosa”.

Don Raffaele, 43 anni, ordinato sacerdote nel 2001, lascia la comunità di Erba per diventare cappellano presso l’Ospedale “Manzoni” di Lecco: “Inizia un nuovo ministero, diverso da quello che ha svolto qui – ha proseguito mons. Pirovano – Un ministero tra i sofferenti e gli ammalati. Vorremmo davvero essergli vicini ogni giorno”. Don Raffaele, entrato in seminario diocesano milanese dopo il diploma di ragioneria, ha trascorso i primi anni di sacerdozio presso la parrocchia di Santa Maria del Cerro come vicario e incaricato della pastorale giovanile della parrocchia di San Pietro in Cassano Magnago; dal 2007 al 2014 è stato a Legnano.

“Questo cambiamento che state vivendo e di cui un po’ mi dispiaccio non è stato provocato da nessun altro se non in parte da me – ha spiegato don Raffaele Anfossi durante l’omelia – Andando dal vescovo ho portato la mia situazione di prete in mezzo a voi da 4 anni: ho portato le gioie, le persone incontrate, le iniziative fatte, le cose costruite, ma ho portato anche le mie fatiche, le mie vicissitudini personali per le quali sentivo che per la nostra comunità ci fosse bisogno di una spinta nuova”.

Quindi l’annuncio riguardante il suo sostituto: “In mezzo a voi verrà un diacono, che diventerà sacerdote tra un anno – ha proseguito don Raffaele – Questa deve essere un’occasione di rinascita: ciascuno deve mettersi in prima persona se vuole costruire la comunità”.