ERBA – Autorità civili e militari del territorio e tanti cittadini riuniti questa mattina, sabato, per la commemorazione di Giancarlo Puecher, a 73 anni dalla sua morte, avvenuta il 21 dicembre del 1943.
Le celebrazioni sono cominciate a Lambrugo con la Santa Messa e la deposizione di una corona di fiori sulla tomba di Puecher, nel cimitero.
Sono quindi proseguite nella Sala Consiliare del Comune di Erba, alla presenza dell’assessore Franco Brusadelli e del sindaco di Lambrugo Giuseppe Costanzo, oltre che di una quarantina di ragazzi della Scuola Media G. Puecher, intitolata proprio al partigiano.
A ricordare la figura di Puecher sono stati l’assessore Brusadelli e il sindaco Costanzo: nato a Milano nel 1923 Giancarlo si trasferì con la famiglia a Lambrugo, dove oggi è sepolto. Puecher morì fucilato, condannato a morte dal regime fascista, presso il cimitero nuovo di Erba, dove oggi una lapide ricorda il suo impegno. Fu decorato con la Medaglia d’oro al valor Militare.
Durante la cerimonia, come da tradizione, è avvenuta la premiazione degli ex allievi della scuola media Puecher iscritti poi al liceo e che hanno sostenuto la maturità con il massimo dei voti. Quest’anno a ricevere un assegno di merito da 200 euro è stato Simone Galimberti, diplomato a pieni voti nell’anno 2015/2016.

Al termine del momento di ricordo di Puecher in Comune le Autorità Comunali (l’assessore, Brusadelli, il sindaco di Lambrugo Costanzo e il consigliere Ghioni) e il preside della scuola media Carlo Calvi, hanno proceduto in un corteo per portare tre corone di alloro, depositate al Monumento della Resistenza presso la scuola, il Largo Puecher e al monumento dedicato a Puecher al Cimitero Maggiore di Erba.
“Ricordare Puecher è sempre molto emozionante – ha commentato l’assessore Franco Brusadelli – portatore di democrazia continua ad essere un punto di riferimento per noi e i nostri giovani”.