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Erba, Circolo ambiente “I. Alpi”: no all’affitto negozio in via Volta

viviana 14 Giugno 2021

Attualità, Erba

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ERBA  – Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ribadisce il proprio No a che venga messo in affitto il negozio confiscato di via Volta a Erba.

“Nello scorso periodo abbiamo scritto al Comune di Erba, per conoscere le intenzioni dell’amministrazione riguardo l’utilizzo del negozio, che in precedenza aveva ospitato lo SpazioGiovani” racconta Roberto Fumagalli, presidente dell’associazione che continua “abbiamo già avuto modo di esprimere contrarietà alla messa in locazione dello stabile in quanto – seppur consentita dalla modifica del codice antimafia – riteniamo che questo immobile, anche per la sua ubicazione, abbia una forte valenza simbolica nella lotta all’illegalità, valore che verrebbe perso totalmente nel caso di assegnazione in affitto ad un soggetto che non porti avanti una diretta finalità sociale nella conduzione del bene stesso”.

A stretto giro è giunta la risposta, a firma dell’assessore Erica Rivolta, che ricorda la destinazione d’uso per il negozio di via Volta come un bene soggetto a canone con destinazione dei proventi per finalità sociali. “Una volta terminata la pratica edilizia-urbanistica si legge nella lettera riportata dall’associazione “il negozio verrà proposto in locazione e gli introiti derivanti saranno impiegati per il sostegno alle politiche sociali del Comune”.

Il presidente del Circolo “Ilaria Alpi” spiega, nella nota stampa, che il riferimento dell’assessore è alla modifica apportata dalla stessa Amministrazione circa un anno fa, alla quale l’associazione si era precedentemente opposta .

“La Giunta di Erba ha voluto, imperterrita, cancellare il valore simbolico rappresentato dal bene confiscato, mettendo a breve in affitto il negozio, come se fosse un immobile qualsiasi.” aggiunge Fumagalli “A nostro parere il negozio di via Volta, anche grazie alla sua ubicazione direttamente affacciata su uno spazio pubblico, avrebbe potuto mantenere la sua forte valenza simbolica nella lotta all’illegalità, valore che, al contrario, verrà totalmente snaturato con l’assegnazione in affitto ad un soggetto privato. Si sarebbe dovuta prevedere l’assegnazione, tramite bando, a cooperative o associazioni che avrebbero potuto farne un presidio sociale di legalità, ovvero insediarvi un’attività con precise finalità sociali, meglio ancora se destinate alla diffusione della cultura della legalità” conclude il presidente del Circolo ambiente.