ALBAVILLA – Sabato 21 e Domenica 22 Ottobre 2017 le squadre Antincendio Boschivo della Comunità Montana Triangolo Lariano sono state impegnate con un’ottantina di volontari, in una esercitazione che ha simulato l’emergenza in diversi scenari, dallo spegnimento di un incendio boschivo all’Alpe del Vicerè, all’emergenza per rischio idrogeologico nella valle del Rio Boccogna, all’interno della Riserva Naturale Valle Bova per finire con interventi di ricerca dispersi con innovativi sistemi tecnologici.
Le attività formative sono iniziate sabato mattina all’interno della graziosa chiesetta di Santa Rita all’Alpe del Vicerè alle falde del Monte Bolettone. Dopo il saluto ai partecipanti da parte di Amedeo Gelpi, il responsabile del servizio, e presentazione delle attività da parte di Stefano Casartelli, coordinatore dei volontari, è iniziato il corso teorico di cartografia tenuto dall’ex ispettore del Corpo Forestale dello Stato Sergio Boscacci.
Terminata la parte teorica i volontari sono stati divisi in squadre e cominciato la parte pratica. La prima fase dell’esercitazione prevedeva la simulazione di un incendio boschivo. Dietro la direzione del DOS Istruttore Piero Proserpio le squadre hanno steso le manichette per portare l’acqua in apposite vasche tramite motopompe ad alta pressione.
Per rendere più realistica l’esercitazione si è provveduto a simulare un vero incendio, in un’area sicura e con tutte le precauzioni necessarie. I volontari hanno così potuto esercitarsi nell’attacco diretto sulla fiamma consentendo anche ai nuovi volontari di provare in sicurezza l’effetto della forza del fuoco durante un attacco con i soffiatori.
L’esercitazione, durando due giorni, ha reso necessario l’allestimento di un campo base curato dalla protezione civile del Rio Vallone che ha una consolidata collaborazione con il Gruppo Antincendio di Tavernerio. I volontari hanno montato tende per il pernottamento, una tenda mensa che ha fornito pasti caldi per tutto il weekend e gestito la logistica del campo.
Nel pomeriggio di sabato i volontari hanno messo in pratica le nozioni di cartografia del mattino impegnandosi in una attività di monitoraggio idrogeologico nella valle del Rio Boccogna e nella Riserva naturale Regionale della Valle Bova. Orientamento, identificazione e localizzazione delle criticità ambientali, erano i compiti svolti dai volontari di protezione civile impegnati per tutto il pomeriggio.
Nella serata di sabato si è quindi simulata la richiesta di soccorso per un cercatore di fungi disperso nei boschi.
Dopo la notte in tenda al campo base, i volontari nella mattinata di domenica sono stati di nuovo impegnati in attività di orientamento e monitoraggio idrogeologico, questa volta nella profonda valle del torrente Cosia partendo dalle sorgenti sotto il Bolettone per arrivare alla piana della Sorgente Massera.

Al termine di due giorni di esercitazione i volontari hanno lasciato i bellissimi boschi alle falde del Monte Bolettone, stanchi ma sicuramente arricchiti dalle attività svolte. Formazione necessaria per svolgere efficacemente ed in sicurezza ciò che più sta a cuore, la salvaguardia nelle montagne.