Alserio, Annone di Brianza, Erba, Pusiano

Da Alserio a Civate in bici: il Rotary Club Erba presenta il progetto

Lorenzo Colombo 20 Novembre 2013

Alserio, Annone di Brianza, Attualità, Erba, Pusiano

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pista ciclabile_0ERBA – Ciclopedonale dei laghi briantei (Alserio, Pusiano e Annone): possibile il prolungamento della VoltaRotaryGreenway.

Un progetto ambientale di fattibilità di un percorso “verde” ad uso di pedoni e ciclisti nel territorio della provincia di Como a ridosso del laghi briantei, che va da Alserio a Civate ed al quale possono essere aggiunti il periplo nord del lago di Alserio, del Pusiano e l’intero periplo dell’Annone. E’ questo il progetto che verrà presentato nella serata di giovedì dal Rotary Club Erba, che incontrerà stampa e sindaci per svelare il possibile ulteriore percorso volto a valorizzare i laghi.

L’itinerario Alserio – Civate, da solo, ha una lunghezza complessiva di circa 18 Km ed insiste su strade campestri a fondo naturale, strade comunali a bassa densità di traffico e, in parte, insiste su tratti di piste ciclo-pedonali già esistenti ovvero in corso di costruzione. Responsabile della ricerca ed esecutore del progetto di fattibilità è il Politecnico di Milano , Polo Regionale di Lecco, Facoltà di Ingegneria Edile – Architettura, con il quale il sodalizio rotariano erbese è legato da una pluriennale convenzione di reciprocità collaborativa finalizzata all’incentivazione degli studi e delle ricerche in tema di valorizzazione ambientale delle ricchezze del territorio del Triangolo Lariano e della promozione della sua conoscenza.

progetto ciclopedonale laghi briantei

 Lo scopo del service rotariano è quello di “regalare” ai sindaci del territorio lacustre brianteo una indagine territoriale ed una ricerca ambientale volta a verificare la “fattibilità” di un sentiero ciclopedonale –costruito unificando preesistenti tracce- che possa collegare i tre laghi briantei di Alserio, Pusiano ed Annone e dar così “ vita ” ad un manufatto di raccordo tra i paesi prospicienti e incentivarne l’uso da parte delle diverse comunità locali (e non solo, si spera) che qui vivono, così che queste possano riappropriarsi appieno delle proprie bellezze ambientali e paesaggistiche anche con l’esercizio fisico aerobico.

L’intento è anche quello di proporre ai tanti sindaci un “documento progettuale” di presunto interesse comune (ma pur tuttavia sovraterritoriale nell’insieme) che possa diventare – almeno nella condivisione dell’intento – una occasione di autentico scambio reciproco di idee, di verifiche, di alternative e di analisi differenziata delle criticità e delle opportunità.

L’importanza di realizzare in un futuro prossimo questo tracciato risiede nella volontà di creare un’unica “Greenway “ che, collegando Alserio con Civate e raccordando i peripli dei tre laghi, possa svolgere la funzione di collegamento ambientale.

La Ciclopedonale dei Laghi Briantei dovrà dunque servire alla popolazione locale per il proprio benessere psico-fisico, per la riscoperta delle ricchezze naturali presenti sul territorio e per una maggior conoscenza del patrimonio storico-naturale di casa propria.

Ma non solo. Un ulteriore aspetto, apparentemente secondario, ma non meno importante, è che la presenza di un percorso ciclabile che colleghi i vari Comuni da Alserio fino a Civate, potrebbe decongestionare anche il traffico veicolare su strada, dando se non altro la possibilità al cittadino di muoversi con mezzi propri su percorsi alternativi a quelli del traffico pesante.

La presenza di un percorso ciclabile ben sviluppato e curato, porterebbe inoltre allo sviluppo del fenomeno del cicloturismo (in forte crescita negli ultimi anni), portando considerevoli introiti nei Comuni interessati dal tracciato.

Con una ottica territoriale più ampia, la Ciclopedonale dei Laghi Briantei si integra perfettamente con la Volta Rotary Greenway che collega Appiano Gentile con Erba, attraverso la brughiera delle colline comasche (Cadorago, Fino, Vertemate, Cucciago) ed i primi contrafforti dei rilievi brianzoli (Montorfano, Alzate, Fabbrica Durini) ed il Pian d’Erba con il Lago di Alserio , la Buerga ed il Cavo Diotti e la Stazione della Ferrovia TreNord.

Anche La VoltaRotaryGreenway (www.voltarotarygreenway.it) è stato un progetto Rotary : più precisamente è stato un service dei cinque Rotary Club del Gruppo Lario (Como, Como Baradello, Cantù, Appiano ed Erba Laghi) che ha “donato” nell’aprile del 2010 alla Provincia di Como, nella mani dell’Assessore Cinquesanti, un progetto preliminare per la edificazione di una “via verde” intercomunale con estensione provinciale.

L’idea base del progetto di fattibilità della Ciclopedonale dei Laghi Briantei è infatti la stessa di quella della Volta Rotary Greenway: riscoprire aree verdi per lo più dimenticate e ridare loro una dignità storica e culturale.

Un primo criterio progettuale è stato infatti quello di utilizzare percorsi già esistenti per facilitare sul piano economico, gestionale e amministrativo la realizzazione del percorso.

Grande attenzione anche alla salvaguardia del complesso sistema naturalistico caratteristico dei bacini d’acqua.

La realizzazione del tracciato, dunque, non preclude la possibilità di sopravvivenza della flora e della riproduzione di specie protette che vivono sulle sponde dei laghi.

Infine, notevole interesse è stato posto alla questione riguardante la sicurezza: ogni tracciato ciclabile deve risultare ben identificato lungo tutto il suo sviluppo e di facile accesso. Per questo si è predisposta una segnaletica in grado di indirizzare il fruitore verso la meta da raggiungere, ma anche di informarlo sulle caratteristiche del luogo in cui si trova.

Studiati anche i diversi accessi al percorso, in zone strategiche, facile da raggiungere anche con i mezzi pubblici e dotate di parcheggi.

Da tutte queste considerazioni e in seguito a varie analisi sia sul contesto (il verde presente, la mobilità e le infrastrutture di servizio) che sul significato di costruire una ciclopedonale (cosa comporta, come realizzarla, quali benefici e guadagni comporta, ecc.) si è giunti a tre diverse tipologie di proposte realizzative:

• un itinerario ciclabile a basso costo ricavato dal solo riutilizzo di tratti di sentieri sconnessi, unificandoli attraverso una segnaletica adeguata ed aggirando le criticità con percorsi alternativi;

• una pista ciclopedonale attrezzata con aree di sosta e dotata di un fondo studiato per ottimizzare la manutenzione e minimizzare l’impatto ambientale;

• una pista ciclopedonale attrezzata con strutture ricettive oltre che con aree di sosta e di ristoro e postazioni di bike sharing, con un fondo studiato appositamente per il contesto in cui è inserito e con la realizzazione di nuove infrastrutture (quali pontili o tratti galleggianti) a servizio della pista stessa, in un’ottica di incremento del cicloturismo.

Per ognuna delle tre ipotesi è stata effettuata una stima economica sui costi di realizzazione e delle segnaletiche di cui necessita.

Infine è stata effettuata una valutazione dei possibili indotti: si è cercato di definire le diverse tipologie di fruitori della ciclopedonale, la loro affluenza al tracciato e la loro capacità economica per arrivare a definire un possibile ricavo economico per le diverse tipologie di proposte.

Il risultato finale di questo studio è una “proposta” che si presenta con diverse possibilità di realizzazione, ma che in ogni caso crea un servizio al cittadino.