ERBA – Comincia ad emergere un leggero rialzo dei contagi nell’area lombarda monitorata da Ats Insubria, probabilmente causata dall’allentamento delle misure di contenimento della pandemia.
La curva dei contagi mostra un leggero innalzamento, anche se i numeri restano contenuti sottolinea il Direttore Sanitario Giuseppe Catanoso mentre illustra i dati.
Se nelle settimane di giugno si era registrato un calo dei contagi, a luglio si è invertita la tendenza. Nella settima dal 18 al 24 giugno i positivi erano 937 in Lombardia, di cui 121 nell’area Ats Insubria e a Como 39; mentre nella settimana successiva, dal 25 giugno al 1 luglio, c’è stato un calo che ha portato i positivi ad essere 777 in Lombardia, 102 nell’area Ats Insubria e a Como 20.
La prima settimana del mese di luglio aveva già dimostrato un aumento dei contagi: 909 in Lombardia, 134 nell’area Ats Insubria e a Como 46. I dati aggiornati e concernenti il periodo dal 2 al 15 luglio vedono 1.822 nuovi positivi in Lombardia, di cui 256 nell’area Ats Insubria e 85 a Como.
Il numero di tamponi effettuati non cambia invece di molto rispetto alle settimane precedenti. In Lombardia nelle prime due settimane di luglio i tamponi sono stati 200.038, 23.004 nell’area Insubria e 9.363 a Como.
Alcuni nuovi positivi sono emersi grazie ai tamponi che sono stati effettuati presso le strutture sanitarie nell’ambito della profilassi per un ricovero relativo ad altre patologie. Ats Insubria è a lavoro per studiare le connessioni tra i viaggi e i rientri in Lombardia e i nuovi contagi. Si raccomanda quindi di segnalare all’Ats il rientro dai paesi esteri per osservare gli eventuali 5 giorni di isolamento, facendo un tampone al termine del periodo.
Interessante l’analisi condotta dall’Ats Insubria in merito all’età dei contagiati che mette in evidenza una trasmissione più alta nelle fasce più giovani dai 25 ai 49 anni e tra i 18 e 24 anni che, secondo quanto spiegato dal dott. Catanoso, potrebbero aver contagiato anche persone più avanti con l’età che potrebbero non essere stati vaccinati.
Tra i nuovi positivi si è notata una progressione della variante Delta, non più aggressiva del ceppo originale del coronavirus, ma più facilmente trasmissibile.
Nonostante l’aumento dei casi, all’Ats Insubria non sono arrivate segnalazioni dagli ospedali riguardo un eventuale aumento dei ricoveri, ma la situazione resta ancora in fase di monitoraggio.
L’Ats Insubria ha anche calcolato il rapporto tra il vaccino e i nuovi contagi e, a fronte di 394 positivi, 214 non erano stati vaccinati, 113 avevano ricevuto soltanto una prima dose e soltanto 67 erano stati vaccinati anche con la seconda dose.
Il direttore sanitario precisa che il vaccino non impedisce al virus di contagiare, ma evita lo sviluppo della malattia nella forma più grave e, soprattutto, diminuisce le probabilità di ospedalizzazione. Grazie alla vaccinazione, continua il dott. Catanoso, il coronavirus potrà essere trattato come la normale influenza.
La campagna vaccinale procede a pieno ritmo negli hub vaccinali e, per arrivare a coprire la totalità degli over 60, è partita la campagna di accesso diretto (senza prenotazione) per tutti ultra sessantenni che non abbiano ancora effettuato una dose di vaccino. Per aderire basterà recarsi presso un hub vaccinale, come LarioFiere ad Erba o Villa Erba a Cernobbio, con la tessera sanitaria. Il vaccino che verrà somministrato sarà il Janssen, che prevede una sola dose.
Un’altra campagna riguarda il mondo della scuola e si rivolge sia al personale scolastico sia agli studenti. Al momento risulta che 44 mila persone del mondo scolastico manchino all’appello della copertura vaccinale.
Per un rientro più sicuro a scuola, da domani 17 luglio fino al 21 luglio tutti gli insegnanti e operatori scolastici potranno andare negli hub vaccinali, presentandosi spontaneamente con tessera sanitaria e autocertificazione che attesti la professione.
Fino al 1 agosto, saranno inoltre disponibili più dosi del vaccino Moderna che potrà essere somministrato dai 18 ai 60 anni ed è possibile prenotarsi in tutte le ASST.
Per quanto riguarda i ragazzi dai 12 ai 17 anni, dal 23 agosto al 12 settembre più 25 mila slot di vaccino Pfizer saranno disponibili per consentire una prima dose agli studenti prima della riapertura delle scuole e una seconda dose in prossimità del suono della campanella.
Il vaccino resta l’unica arma contro la pericolosità del virus e l’andamento della curva di contagi dipende dai comportamenti di ognuno. A partire dall’uso della mascherina nei luoghi chiusi all’adesione alla campagna vaccinale.