Erba

Coronavirus, il primario di Rianimazione di Erba: “State a casa”

Miryam Colombo 9 Marzo 2020

Attualità, Erba

L’Ospedale Fatebenefratelli di Erba

 

ERBA – “State in casa e seguite tutti i consigli che sono giorni che vengono ripetuti”. Questo l’appello lanciato da Luca Guatteri, Primario di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli di Erba.

Il messaggio del medico, condiviso sui social, è un invito a rispettare le disposizioni emesse dal Presidente del Consiglio negli scorsi giorni per arginare l’emergenza da Covid 19.

Un invito che parte dall’esperienza diretta avuta dal primario nel Reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale di Erba che, stando a quanto riportato dal dottor Guatteri, avrebbe esaurito i posti disponibili.

Di seguito, riportiamo l’appello del dottor Guatteri:

“Proviamo un altro approccio per provare a farvi capire. Quello mirato a stimolare il buon senso, ha fallito in gran parte.

Sono le 4.12 del mattino e la Terapia Intensiva in cui lavoro ha esaurito i posti letto disponibili. Abbiamo ricoverato in serata un altro paziente con grave insufficienza respiratoria correlata al 2019 n-cov.

La mortalità è più alta del previsto (dati Oms, non miei) e non tutti sono proprio degli ultra-ottuagenari… anzi…

Il ricovero in Terapia Intensiva è necessario per sostenere le funzioni vitali (in primis quella respiratoria) . Funzioni vitali che sono “aggredite” dal virus. Senza letti, macchinari e personale sanitario (ci ammaliamo anche noi, non siamo immuni), un paziente affetto da grave insufficienza respiratoria, muore. Indipendentemente dall’età.

Se non rispetterete il Decreto del Presidente del Consiglio, fregandovene bellamente, continuando a cercare di fare la vostra vita di sempre, molti altri (magari anche voi stessi) si ammaleranno, alcuni (tra i 15 e 20 ogni 100 contagiati) avranno una insufficienza respiratoria severa e avranno bisogno di un posto letto in Terapia Intensiva. Se ci fossero ancora letti disponibili in Terapia Intensiva, alcuni (4 di quei 15-20 contagiati che hanno sviluppato una insufficienza respiratoria severa), morirebbero comunque ma gli altri (11-16) si salverebbero. Se i letti in Terapia Intensiva saranno (al momento temo che siano) esauriti, moriranno tutti e 15-20.
Senza distinzione di età , razza, etnia, sesso o altre amenità.

Ci tenete così tanto a rischiare di essere tra quei 15-20? O a far rischiare di morire vostra mamma, papà, nonni, figli, amici, ecc??

No ?! Ecco allora state in casa e seguite tutti i consigli che sono giorni che vengono ripetuti. Per inciso, i miei figli li hanno capiti…

È il momento della verità, o la va o la spacca… è il momento in cui il bene di ognuno coincide esattamente con il bene comune. Mettetevelo in testa o non ci sarà un domani.

#stateacasa”.