Coronavirus, chiusura fino al 13 aprile. Conte: “Seguite le regole”

Caterina Franci 2 Aprile 2020

Attualità

ERBA – Si dovrà stare ancora tutti a casa fino al 13 Aprile. A comunicarlo mercoledì sera è stato il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte che ha firmato il nuovo Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) con il quale ha prorogato le norme vigenti in materia di Coronavirus.

“Non siamo nelle condizione di poter allentare e alleviare i disagi e di risparmiarci i sacrifici a cui siamo sottoposti – ha affermato il presidente Conte – Siamo sempre in contatto con il Comitato Tecnico Scientifico che ci ha confermato i primi effetti positivi delle misure restrittive adottate. Ma non possiamo abbracciare una prospettiva diversa”.

Di seguito un sommario delle misure restrittive in vigore fino al 13 aprile:

  • Chiuse tutte le attività commerciali di vendita al dettaglio, tranne i negozi di beni di prima necessità (es. alimentari)
  • Chiusi negozi, bar, pub, ristoranti, parrucchieri e centri estetici
  • Sospese tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione di quelle indicate nell’allegato 1 del dpcm 22 marzo (es. industrie alimentari, servizi postali)
  • Vietato lo spostamento dal comune in cui attualmente ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute
  • Sospeso il servizio di apertura al pubblico di musei e altri istituti e luoghi della cultura nonché dei servizi che riguardano l’istruzione ove non erogati a distanza o in modalità da remoto nei limiti attualmente consentiti
  • Vietato l’accesso del pubblico a parchi, ville, aree gioco e giardini pubblici
  • Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto
  • Sospese sedute di allenamento degli atleti
  • Resta garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali, tra cui i trasporti
  • Operativi i servizi bancari, assicurativi e finanziari
  • Aperte farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccai

Il Presidente del Consiglio Conte ha invitato tutti a rispettare le misure restrittive sottolineando che vi è una “sparuta minoranza che non rispetta le regole” ricordando che “sono state disposte sanzioni molto severe – aggiungendo – Non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni possa comportare il danno di tutti, anche nel rispetto di chi rischia la propria salute perché sono più esposti ai focolai di contagio come medici e infermieri ma anche tutti quei lavoratori che vanno al lavoro mandando avanti il Paese”.

In conclusione Conte si è detto dispiaciuto che queste misure “capitino durante la Pasqua”. Anticipando che solo allora, a fronte di un consolidamento del trend positivo dei dati, “si potrà iniziare a valutare e programmare un allentamento delle misure adottate e, successivamente, si potrà pensare ad una ripresa e ad un rilancio della nostra vita sociale ed economica”.