
ERBA – “Ci rivolgiamo ai donatori: c’è bisogno di sangue, continuate a donare”. Questo l’appello lanciato da Avis Erba a fronte della situazione creatasi con l’emergenza Coronavirus.
Come sottolineato dall’associazione, l’emergenza da Covid – 19 e le misure di contenimento utili a minimizzare il rischio di contagio, con un insieme di indicazioni, prescrizioni e limitazioni, hanno in un certo senso bloccato il paese.
Vi sono però aspetti irrevocabili e questioni che non possono essere dilazionati nel tempo e questi devono proseguire, nonostante tutto. Uno di questi è il fabbisogno di sangue. I malati continuano e continueranno ad averne bisogno.
In merito alla situazione della sezione erbese, il Presidente di Avis Erba Andrea Cattaneo ha commentato: “I nostri donatori si stanno comportando in maniera assolutamente responsabile e stanno continuando a donare con grande cuore e determinazione, hanno acquisito negli anni grazie al lavoro di informazione, che da sempre i volontari della nostra sede trasmettono, una spiccato spirito di solidarietà dell’uomo verso l’altro uomo”.
“In questo ‘momento’ siamo tutti sottoposti ad un grande impegno per far fronte alle esigenze trasfusionali della nostra regione – ha continuato Cattaneo – ma anche del resto del paese, che alle consuete difficoltà gestionali assomma il grave periodo di crisi sanitaria, che stiamo vivendo”.
I dati di allerta che provengono da Avis Lombardia indicano che dal 2 all’8 marzo, in Italia sono state consumate 46.183 unità di sacche e raccolte 44.297 unità, obbligandoci a utilizzare la scorta strategica di 1.886 sacche.
In Lombardia la produzione è stata di di 7.712 unità a fronte di un consumo di 8.275, quindi abbiamo utilizzato 563 sacche in più. Inoltre, dei due milioni di sacche di sangue e plasma prodotte ogni anno nel nostro Paese, 500 mila, ben un quarto, vengono dalla Lombardia: “Non solo il territorio della Lombardia è autosufficiente in questo campo, ma contribuisce storicamente alle necessità di altre zone, in particolare il Lazio e la Sardegna – ha precisato il presidente Cattaneo – E in queste regioni, come pure in Campania e Sicilia, l’allarme è già scattato”.
“Voglio specificare che la donazione di sangue avviene nel massimo rispetto e tutela della salute del Donatore e del ricevente – ha continuato – Le norme garantiscono non solo sangue sicuro, ma assoluta sicurezza anche per chi dona. È importante prima di tutto seguire le indicazioni diramate dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Sangue, se si è sani e non si è stati esposti al rischio di contagio, andando a donare, aiuterete qualcuno. È altrettanto importante, una volta effettuata la donazione, continuare a prestare la massima attenzione alla propria salute e se si ha qualche sintomo influenzale è necessario avvisare il servizio trasfusionale, poiché c’è la possibilità che si stesse incubando un virus già prima della giornata di donazione e verranno quindi svolti ulteriori accertamenti per evitare possibili complicanze a chi venisse trasfuso”.
Il presidente Cattaneo ha inoltre ricordato che le restrizioni agli spostamenti non prevedono la sospensione delle attività di donazione, che sono garantite in quanto considerate livelli essenziali di assistenza ed assicurano la continuità del supporto trasfusionale.
Il centro trasfusionale del FBF deve garantire la distanza di sicurezza tra i donatori e gestirà le sedute di raccolta in modo programmato e regolando i flussi così da evitare assembramenti. La prenotazione della donazione va fatta telefonicamente, ma preferibilmente online attraverso l’App AvisNet (solo per i donatori registrati in sede con la propria mail) o mail a info@aviserba.org.
Non è possibile al momento inserire nuovi donatori essendo le procedure al momento “congelate”, chi intende diventare donatore è invitato a scrivere una mail, lasciando i propri dati per essere richiamato. Il sangue serve e servirà sempre.