ConfArtigianato Como/Lecco: “segnali di ripresa nel settore”

Lorenzo Colombo 16 Ottobre 2015

Attualità, Economia/Lavoro

Marco Galimberti
Marco Galimberti

ERBA – “L’occasione della conferenza stampa della Mostra dell’Artigianato, è anche l’occasione per fare il punto sull’andamento di un settore reduce da una difficile e lunga crisi economica nella quale, forse e sottolineo forse, stiamo intravvedendo qualche raggio di luce in fondo al tunnel”. Così il Presidente di Confartigianato Imprese di Como Marco Galiberti ha iniziato il suo discorso questa mattina, in occasione della conferenza stampa di presentazione della 42^ Mostra dell’Artigianato.

“Gli ultimissimi dati statistici resi noti dal nostro Osservatorio della Lombardia hanno evidenziato un’inversione di tendenza in diversi settori: il manifatturiero lombardo registra un +1,60 nella dinamica della produzione, così come il dato occupazionale nello stesso comparto con un +2,7% che ci riporta su un terreno positivo dopo quasi tre anni”.

Anche le costruzioni, settore fondamentale dell’artigianato, hanno registrato un aumento occupazionale del 2% facendo ben sperare per il futuro.

“Dati interessanti, che però sono stati accolti con grande prudenza dalle nostre imprese. Ancora oggi non è possibile generalizzare su un comparto che rappresenta a livello regionale oltre 250mila imprese e a livello provinciale oltre 17mila – continua Galimberti – Le incognite sono ancora tante, così come tante sono le problematiche sul tappeto: una su tutte la ripresa del lavoro e delle commesse ancora troppo altalenanti. Siamo consapevoli che il panorama attuale nulla ha a che fare con le condizioni economiche del 2008, ma il motore della nostra economia viaggia ancora a regimi bassi, non garantendo continuità, consolidamento e vera ripresa. I dati positivi vanno letti nella giusta dimensione senza sottovalutarne il potere di contaminazione che possono influenzare l’intera economia. Ma è anche vero che vanno sostenuti da ordinativi e fatturati costanti nel tempo che favoriscano il ritorno degli investimenti. In poche parole, siamo alla ricerca di certezze che ancora non abbiamo. Sul piano delle risposte istituzionali, siamo ancora nell’ambito degli annunci”.

I contenuti della legge di stabilità promettono alleggerimenti fiscali che però dovranno avere un seguito concreto ma “non possiamo permetterci di abbassare la guardia. I problemi che ci portiamo addosso sono ancora troppi e troppo pesanti. La burocrazia, solo in provincia di Como pesa in costi per le imprese quasi 300 milioni di Euro sul valore aggiunto. Lasciatemi dire, è veramente uno sproposito. Le imprese sono imbrigliate da un morso così stretto che impedisce loro di correre più dei nostri concorrenti stranieri, contando che sul piano delle esportazioni, le aziende comasche hanno registrato dati positivi a due cifre che hanno contribuito a collocare la provincia di Como sul gradino più alto di tutta la Lombardia”.

L’emergenza non è finita ma le decisioni assunte dal Governo fino ad oggi non hanno ancora risposto alle pressanti richieste di ristabilire “ambiente sostenibile” in cui le aziende possano consolidare questi primi segnali di distensione.

“Noi stiamo facendo la nostra parte, come sempre. Nei prossimi giorni si concluderà l’esperienza del Fuori Expo Confartigianato che ha portato a Milano, in occasione di Expo 2015, circa 1000 imprese artigiane provenienti da tutto il Paese, per dar loro l’opportunità di promuovere e vendere i loro prodotti durante l’esposizione mondiale. Cavalchiamo l’innovazione, aumentiamo la formazione nostra e dei nostri dipendenti, manteniamo e come abbiamo visto dai dati, aumentiamo l’occupazione”.

“La Mostra dell’Artigianato, rappresenta anche quest’anno un momento di concretezza economica che speriamo contribuirà a far attraversare loro, anche temporaneamente, le tante difficoltà che stanno vivendo – conclude Galimberti – La 42^ edizione rappresenta un grande palcoscenico per valorizzare il “saper fare”, ed esalta l’impegno di questi 200 imprenditori che hanno aderito anche quest’anno con entusiasmo, per dimostrare ancora una volta il valore del mestiere e della produzione delle nostre imprese artistiche, tradizionali ma anche innovative, che vanno sostenute con grande volontà se vogliamo garantire il futuro alle nostre nuove generazioni imprenditoriali”.

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Daniele Riva

“L’appuntamento del 2015 ci trova ancora a fare i conti con gli effetti di una situazione di difficoltà che sta viendo il nostro Paese. Crisi però non significa solo alcuni segni “meno” nelle statistiche, ma è anche occasione di trasformazione e cambiamento. E’ un momento che impone una riflessione più complessiva sui nostri stili di vita, sui nostri sistemi di produzione, sul modo di guardare al futuro e alle grandi sfide che abbiamo di fronte. Arriviamo da anni pesanti, lo sappiamo bene; persistono difficoltà oggettive legate al credito, alla burocrazia, ad una tassazione tra le più alte d’Europa e agli alti costi dell’energia. Eppure, nonostante questo, siamo qui: un folto gruppo di piccole imprese che fanno ogni giorno l’economia di una delle regioni all’avanguardia in Europa. Non dimentichiamo che il 99,1% delle imprese lombarde ha meno di 50 addetti. E un motivo ci sarà se la Lombardia è la prima regione italiana come numero di imprese artigiane, nonché, con le sue 874mila partite IVA, la prima regione europea per numero di imprenditori e lavoratori autonomi”.

“Ho ben presente il contesto in cui operiamo e le sue criticità, ma ho ben chiari anche gli aspetti positivi che pure caratterizzano la nostra economia. Molte delle nostre imprese in questo periodo sono cresciute, in termini di dinamismo e di risultati conseguiti. Hanno investito nell’organizzazione, nei processi e nei prodotti, sono andate all’estero, hanno cominciato a collaborare con università e centri di ricerca. I numeri parlano chiaro: il 66% delle imprese artigiane e di micro e piccola dimensione presenti in Lombardia hanno svolto attività finalizzate all’introduzione di innovazione. E sulla base del valore dell’Indice Confartigianato di propensione all’innovazione, il territorio lombardo si conferma – ancora una volta – il primo in Italia. Crescono pure le imprese che offrono innovazione digitale, che aumentano del 5,1% al 2° trimestre 2015. Anche tra gli artigiani, la morale è sempre la stessa: chi innova, vince – spiega – anche la storia dell’artigiano individualista e delle collaborazioni impossibili è stata smentita: oggi, in Italia, esistono 470 reti d’impresa. Le imprese localizzate in Lombardia che partecipano ad un contratto di rete sono 1.786 e rappresentano il 24% del totale nazionale. In altre parole, per ogni quattro imprese che collaborano tra loro in Italia, una è lombarda”.

“Anche nel chiaroscuro di un economia che continua ad arrancare, troviamo gli elementi positivi per guardare con fiducia al futuro. E’ su questi fattori che dobbiamo puntare con forza. Certo, da questa crisi usciremo tutti diversi. Stiamo imparando a vivere sprecando meno energia, utilizzando sistemi produttivi più puliti e sostenibili, consumando meno territorio, riciclando di più e meglio. Questa Mostra dell’Artigianato sarà ancora una volta l’occasione per riflettere su questi temi, per esporre le innovazioni delle nostre imprese, fare il punto sui progressi nei settori del risparmio energetico, della domotica, delle tecnologie digitali ed informatiche. Tutto ciò a significare che la rinascita passa dall’uso sostenibile e intelligente delle risorse umane e dei processi di produzione. La ripresa della crescita che – ne sono certo – ci aspetta in un futuro vicino, avrà sicuramente caratteri molto diversi rispetto ad un passato ormai alle spalle”.