Erba

Commercio, sociale e scuole, l’assessore: “Erba deve fare rete”

Caterina Franci 4 Gennaio 2018

Attualità, Erba

L’assessore Erica Rivolta

 

ERBA – Fare rete. E’ questa la parola d’ordine di Erica Rivolta, assessore ai Servizi Sociali, Commercio e Istruzione nonchè vicesindaco del Comune di Erba. Il 2018 è iniziato da poco ma i tempi come spiegato sono già ‘maturi’ per dare uno sguardo all’anno che verrà e per fissarsi alcuni propositi. Il ‘light motive’ di tutti gli sforzi dell’amministrazione comunale è però già delineato: fare rete, collaborare.

Vale innanzitutto per il commercio, primo ambito di cui abbiamo parlato con l’assessore Rivolta nell’intervista di inizio anno. “Enti e associazioni – ha auspicato – devono lavorare insieme con il Comune per programmare e portare a Erba iniziative ed eventi. Qualcosa abbiamo già visto con il calendario di dicembre in attesa del Natale, programmato praticamente a costo zero per il Comune, ora è il momento di proseguire su questa strada”.

I mercoledì estivi a Erba

 

In che maniera? “Occorre organizzarsi e confrontarsi per arrivare a mettere a sistema un programma in grado di andare incontro alle esigenze dei commercianti da un lato e dei cittadini dall’altro. Iniziative come quella portata in Piazza Mercato lo scorso dicembre sono un bellissimo biglietto da visita per Erba e se siamo riusciti a proporlo in inverno riscuotendo quel successo non vedo perché non potremmo rifarlo durante la bella stagione” ha detto l’assessore.

Di idee ben precise ora come ora non ce ne sono come specificato ma l’iter da seguire è chiaro: “Anche aiutandoci con il tavolo del commercio istituito nelle commissioni consiliari intendiamo avere un confronto continuo con i commercianti e con le associazioni, per capire quali sono le esigenze e muoverci di conseguenza. Va ripensato il modo di organizzare gli eventi, facendo i conti con le pochissime risorse che abbiamo a disposizione. La stessa formula dei Mercoledì Estivi è chiaro che deve cambiare, per consentire anche ai commercianti di avere dei vantaggi”.

Rivolta ha dunque ‘invocato’ la collaborazione anche dei privati: “I cittadini ci sarebbero d’aiuto, le forme di donazioni sono sempre ben accette. Sto pensando alla Sala Teatro di cui si è molto discusso nei mesi scorsi: durante l’ultimo consiglio comunale si è avanzata l’ipotesi di chiedere agli erbesi di sostenere concretamente il progetto, con delle donazioni in denaro, si può pensare ad esempio di creare una sorta di ‘bonus’ da destinare a quello come è stato fatto per la Biblioteca. Lo stesso può essere fatto con gli eventi: è un momento di difficoltà economica, l’aiuto di tutti può davvero contribuire molto”.

Le case popolari in via Mameli

Anche sul fronte sociale la collaborazione è una costante del lavoro portato avanti dagli uffici del Comune con le altre realtà del territorio che si occupano del tema: “La situazione a Erba non è migliorata sul fronte del disagio sociale, anzi – ha detto Rivolta – c’è sempre più povertà, e non solo economica. Famiglie fragili, con situazioni delicatissime, alle prese con problemi di dipendenze (gioco e sostanze, ndr), con familiari disabili da accudire, con anziani. Ci sono poi i problemi legati al lavoro, con sempre più casi di lavoratori rimasti senza, lontani dalla pensione e difficili da reinserire. Sono situazioni difficili, sempre più comuni, e che non vanno sottovalutate”.

“Come Comune – ha aggiunto – siamo attentissimi a questi casi, e in stretta collaborazione con associazioni di volontariato e con il Consorzio Erbese Servizi alla Persona. Anche qui l’obiettivo è fare rete contro il disagio per cercare di offrire l’assistenza migliore a queste persone”.

Un’assistenza anche sul fronte del disagio abitativo, un problema concreto che l’assessore non nasconde: ad oggi sono 120 le famiglie in attesa di una casa popolare a Erba, di cui 68 straniere. “Recentemente abbiamo avuto un incontro con Aler per evidenziare le emergenze, la lista d’attesa è molto lunga ma sono pervenute diverse altre richieste che però non sono ancora state inserite in graduatoria. Nei prossimi mesi provvederemo a stilarne un’altra. Dobbiamo fare i conti con la disponibilità che abbiamo e pensare a dei ricollocamenti sensati delle famiglie: queste persone non sono libri da spostare sugli scaffali ma cittadini, in difficoltà. Purtroppo senza fondi nostri e senza aiuti esterni fare l’edilizia popolare è difficile”.

Infine l’istruzione, altro importante ambito di impegno. “Sul Piano di Diritto allo Studio c’è sempre stata unanimità in Consiglio Comunale, tutti abbiamo a cuore la formazione dei nostri ragazzi” ha detto l’assessore. “Quest’anno siamo riusciti, nonostante le difficoltà economiche, ad alzare il contributo per gli asili paritari a 462 euro ad alunno iscritto, mentre per quanto riguarda le scuole pubbliche costante è il confronto con la dirigente scolastica prof.ssa Toffoletti, con la quale si è instaurato un ottimo rapporto di collaborazione. Il nostro ufficio tecnico ha già effettuato un sopralluogo nei diversi plessi mentre nei prossimi mesi insieme al sindaco stiamo pensando di visitare anche gli istituti superiori, pur non essendo comunale la competenza”.

“Mi piacerebbe che ‘l’impronta’ della fiera Youth rimanesse sulle scuole erbesi di tutti i gradi, per accompagnare i giovani nell’orientamento e nella formazione in vista del futuro con attività e iniziative mirate. Anche in questo caso l’obiettivo è unire le forze e cercare di fare rete con l’aiuto delle realtà del territorio” ha concluso.