COMO/LECCO – Scatta il conto alla rovescia per la nuova legge regionale contro l’invasione dei cinghiali. Dall’11 luglio prossimo la normativa arriverà nell’aula del consiglio regionale per l’approvazione.
E’ quanto emerso all’assemblea della Coldiretti di Como Lecco durante l’incontro con l’assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Gianni Fava, intervenuto insieme all’onorevole Veronica Tentori, al consigliere regionale Daniela Maroni e ai sindaci di Orsenigo e Alzate.
Ad aprire i lavori, davanti a una platea di oltre cento imprenditori agricoli, il presidente Fortunato Trezzi, che ha detto: “Il 2016 è stato un anno duro, difficile soprattutto per la mancata redditività per le aziende agricole. Il settore più in sofferenza è stato quello zootecnico da latte, per l’abbassamento repentino dei prezzi dopo la caduta del sistema delle “quote latte”, con una ripercussione a catena che ha portato a quasi un dimezzamento dei prezzi riconosciuti alla stalla. Coldiretti si è battuta fino in fondo difendendo i nostri prodotti, e conquistando dopo vent’anni di battaglia l’obbligatorietà di indicare in etichetta l’origine della materia prima, una misura che sta aiutando la ripresa delle quotazioni. Il nostro territorio è capace di esprimere una grande qualità, ed è proprio sulla continua e costante incentivazione di quest’ultima che si costruisce il nostro futuro”.
Sulle devastazioni causate dai cinghiali, l’assessore Fava ha detto: “Abbiamo predisposto una proposta di legge per uniformare il tema dell’abbattimento dei cinghiali su tutto il territorio regionale. Questa legge risale al febbraio dell’anno scorso e, ahimè, devo dirlo con un pò di vergogna: è stata ferma un anno e mezzo in commissione. Ora posso dirvi che, dopo una strenua battaglia, la legge-anti cinghiali andrà in consiglio regionale l’11 luglio. E quindi, se tutto andrà nella direzione giusta, finalmente, avremo una legge, che impedirà ai territori provinciali di gestire in autonomia la questione, visto che questo modus operandi ha portato ad una situazione insostenibile per agricoltori e allevatori, messi in ginocchio dalle scorribande di animali selvatici. Cinghiali, cervi, volpi e anche nutrie: il fenomeno del contenimento delle razze non autoctone è un problema serio e contingente in tutta la Lombardia, non solo sul Lario dove la situazione è a dir poco critica”. Mentre sul Ceta, l’accordo di libero scambio fra l’Europa e il Canada, Fava si è schierato al fianco di Coldiretti che fin dall’inizio è stata critica sull’intesa perché apre alle importazioni di cibo e grano trattato con prodotti chimici vietati in Europa.