COMO – Fino al prossimo 27 giugno presso le sale di Villa Olmo sarà possibile visitare la mostra “Chiavi di lettura”: installazioni multimediali realizzate per Parolario a cura di un gruppo di giovani artisti comaschi che hanno partecipato al progetto formativo della Camera di Commercio di Como per l’avvio di start-up.
L’esposizione proposta a Parolario è un percorso multimediale pensato per coinvolgere e accompagnare il pubblico attraverso un’interpretazione astratta della lettura intesa come gesto intimo e, al tempo stesso, azione prorompente creatrice di immagini e fonte essenziale di conoscenza. Ispirandosi al “Colore della Bellezza” le stanze di Villa Olmo – principale location degli eventi della manifestazione – vengono trasformate dalle installazioni che rappresentano la potenza delle parole: la lettura come generatore di infinite sfumature e interpretazioni della bellezza; il colore come riflesso delle emozioni; la forma come rappresentazione dell’esperienza.
Ma “Chiavi di lettura” non è solamente una mostra, ma il risultato di un progetto formativo che la Camera di Commercio di Como ha sviluppato negli scorsi mesi in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Como e il Laboratorio Geppetto di Lomazzo per cercare di fornire agli studenti degli strumenti metodologici utili a verificare la fattibilità delle loro idee imprenditoriali e trasformarle in start up.
I ragazzi sono stati chiamati a creare, sviluppare e verificare la fattibilità della loro idea non solo dal punto di vista tecnico/artistico ma anche imprenditoriale: un modello formativo che si cercherà di replicare nei prossimi anni e che ha l’obbiettivo di fornire agli studenti i necessari strumenti per poter affrontare i molti ostacoli che possono trovare lungo il loro percorso.
L’itinerario
Il percorso si articola in quattro diversi spazi: la hall, il corridoio, la Sala degli Specchi e la Piazza.
1. Hall
La lettura, di Massimo Colombo e Giovanni Menta
Al centro delle scale, osservabile da tutti i punti della hall, si trova una figura umana seduta, immobile, che tiene un libro aperto tra le mani. È celata da un telo che richiama il colore di Parolario che scende dalle scale e diviene perciò impossibile scoprire chi sia e, soprattutto, cosa legga.
Protagonista dell’installazione è dunque la lettura stessa, in tutta la sua potenza. La figura umana è protetta dallo spazio in cui è inserita e si presta a un unico intimo gesto nel tempo: leggere.
2. Corridoio
Flebosofia, di Massimo Colombo e Giovanni Menta
Pagine di letteratura immerse in soluzioni colorate e contenute in sacche di plastica, sono pronte per una terapia di fleboclisi.
La letteratura è nutrimento essenziale che, come la soluzione fisiologica, non ci nutre per bocca ma entra in noi direttamente, agisce in profondità ed è in grado di rigenerare e ricostituire l’uomo. Rafforza il presente stringendo un legame unico con il passato e ci proietta verso il nostro futuro io.
3. Sala degli Specchi
La lettura porta cambiamenti dentro di noi e nel nostro modo di pensare, poiché ci guida nella riflessione del sé. L’adattamento di questo concetto è sviluppato, non a caso, nella Sala degli Specchi.
Riflessi sonici, di Brian Burgan e Villa Scale
La complessità del pensiero e l’influenza della parola viene rappresentata da un piccolo quadro sonoro di alluminio attraverso la riflessione della luce sulla sua superficie. Le parole plasmano la forma, la luce e il colore. Gli elementi che formano la nostra conoscenza si compongono fino a costruire una sagoma sempre nuova a ogni stimolo.
Il percorso prosegue con un bivio: il visitatore deve scegliere se attraversare la stanza facendo ricorso alla ragione o all’emozione. In questo modo, vivrà due esperienze distinte.
Razionale emotivo, di Massimo Colombo e Luca Feliciani
Il visitatore incontra due corridoi: il primo, inizialmente buio, al passaggio diviene luminoso grazie a delle lampade intermittenti e rappresenta il processo razionale che si sviluppa per gradi e in successione. Il secondo, invece, è un corridoio pieno di colori e luce e rappresenta la scelta emotiva: attraversandolo, il pubblico può interagire modificando lo spazio, grazie al materiale che viene messo a disposizione.
4. Piazza
La Piazza è il punto di incontro per eccellenza. Il ricordo della nostra esperienza che porta a nuove ispirazioni attraverso il contatto con le esperienze altrui.
Wave-shaping, di Giuliano Anzani
L’installazione rappresenta, per analogia, le immagini che sono richiamate dalla mente durante la lettura. Per rappresentare questo processo, è riprodotto il movimento dell’acqua del lago di Como: le onde e le increspature trasformano l’ambiente circostante riflesso mutandone la percezione, così come – nel mutuo rincorrersi – il pensiero e la lettura influenzano l’un l’altro.
La Fontana, di Massimo Colombo
Sul mosaico al centro del pavimento della stanza è proiettata un’immagine in continuo movimento, che rispetta la sagoma del mosaico stesso. Lungo i bordi si alternano delle variazioni cromatiche, dei brevi impulsi luminosi; all’interno, nell’area più scura, si riconosce invece un movimento ondulatorio, acquatico, di parole e di pensieri. Una semplice rappresentazione di una fontana, in cui l’acqua è un flusso di parole. L’acqua come elemento essenziale per l’uomo, diventa fonte essenziale di conoscenza.
Paper_waves, di Sergio Longhitano
L’ultima installazione del percorso ha come protagonista la carta. Centinaia di fogli, con forme e sfumature di colore diverse, attraverso il movimento creano onde visive e sonore. Le caratteristiche acustiche della carta e le potenzialità della palette cromatica scelta accompagnano la percezione relativa all’ambiente acquatico che si ritrova anche nelle altre opere presenti nella stanza. Si crea così un quadro che cambia forma visiva e sonora di secondo in secondo. L’ascolto e la visione diventano un tutt’uno e questa immersione totale è accompagnata da quello che può essere definito il suono del pensiero.