Merone

Cavo Diotti, Bordonali: “Meno 90% di rischi idraulici grazie alla Regione”

Lorenzo Colombo 12 Maggio 2016

Attualità, Merone

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MERONE – “Da quando il Cavo Diotti è passato in gestione alla Regione, grazie ad un investimento di 2 milioni di euro, il rischio idraulico è diminuito del 90 per cento”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile ed Immigrazione, Simona Bordonali, a margine del sopralluogo al canale artificiale di Merone.

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Il Cavo Diotti, edificato nel 1812 per la regolazione del fiume Lambro ai fini industriali, è stato acquisito da Regione Lombardia nel 2008 dopo decenni di abbandono. Le opere, che sono state realizzate a partire dal 2010, hanno interessato sia la casa di guardia, ovvero l’edificio di presidio e controllo della diga, sia, più recentemente, la struttura idraulica (paratoie, scarico e canali) della diga stessa. Ora la struttura è perfettamente funzionante e sono in corso le operazioni di collaudo che in ogni caso non comportano limitazioni d’uso.

La nuova struttura ha portato diversi benefici. Le maggiori luci di scarico dell’acqua consentono di svuotare più rapidamente il lago di Pusiano, aspetto fondamentale nel caso di una serie di perturbazioni. Svuotare il lago in minor tempo vuol dire infatti prepararlo meglio per le nuove piogge in arrivo. Le nuove paratoie sono più grandi, i motori più efficienti e lo sgrigliatore posto a protezione delle paratoie impedisce il contatto con i tronchi di legno. La casa di guardia ristrutturata consente inoltre un presidio 24 ore al giorno in caso di allerta meteo e il nuovo sistema di trasmissione dati permette a tutti di vedere in tempo reale quali operazioni si stanno svolgendo nei pressi della diga (www.cavodiotti.it)

“Ho chiesto ai tecnici che hanno seguito i lavori – ha spiegato Bordonali – quali siano stati i benefici degli interventi fatti. Mi è stato detto che grazie ai 2 milioni di euro investiti, il rischio si è ridotto del 90 per cento. Le strutture precedenti erano vecchie e del tutto inaffidabili, soprattutto in caso di emergenza. Per esempio, l’ultima manovra fatta con le vecchie paratoie, aveva portato alla rottura completa di una delle due pareti, che si era staccata dal supporto cadendo sul fondo del canale”.

Bordonali ha anche spiegato che da pochi giorni è stato avviato un percorso con alcune scuole, soprattutto superiori, per far diventare il Diotti un centro didattico. “Il piano terra della casa di guardia è diventato un’aula dove le classi possono seguire delle lezioni sulla difesa del suolo – ha concluso – e vedere come effettivamente questa si svolge”.

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