CASTELMARTE – “Carissimi parrocchiani, la chiesa di San Giovanni Evangelista, l’oratorio di San Rocco e la cappella della Madonna costituiscono il patrimonio materiale e spirituale della chiesa locale e della nostra comunità parrocchiale. Si tratta di un’eredità preziosa, da conservare con cura, così come hanno fatto le generazioni che ci hanno preceduto nel corso dei secoli”.
Con queste parole inizia la lettera aperta che il parroco dell’Unità Pastorale di Castelmarte e Proserpio, don Luigi Giussani, ha inviato ai propri parrocchiani per chiedere sostegno nel restauro agli interni dell’Oratorio di San Rocco. Dopo diversi interventi operati da alcuni volontari si è infatti reso sempre più necessario intervenire sulle superfici interne affrescate della parete absidale per salvaguardarle dal crollo.

Le operazioni necessarie per evitare distacchi e crolli, per le quali è stata preventivata una spesa di circa 30 mila euro, sono state approvate dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio lo scorso marzo.
La parrocchia si è quindi mobilitata per reperire i fondi partecipando a un bando della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca: degli oltre 18 mila euro richiesti, la Fondazione ha stanziato 9 mila euro per accedere ai quali è necessario raccogliere 1800 euro da versare entro il 4 novembre prossimo.

Da qui l’appello del parroco. Con l’entrate di queste disponibilità, infatti, si potrà avviare il parziale recupero attuando le prime due fasi, che consistono nella messa in sicurezza della porzione di intonaco interessata dal distacco e nello stacco, restauro e riposizionamento della lunetta su cui sono presenti gli affreschi attribuiti a Lazzaro Gerosa. Alternativa a quest’ultimo procedimento, è il restauro conservativo in situ della lunetta.
Il restauro conservativo in situ della rimanente parete affrescata è stato invece rimandato: “Stiamo ricercando di ottenere adeguate disponibilità finanziarie presso enti religiosi e enti pubblici – ha fatto sapere il parroco – Abbiamo già predisposto una richiesta di contributo straordinario al Vicario Generale della Curia Arcivescovile di Milano”.