CASLINO D’ERBA – Sistemare e valorizzare l’area del santuario di San Calocero. Questo l’obiettivo a cui mira per il 2023 l’Amministrazione comunale caslinese che nei prossimi mesi darà il via ad un importante intervento in corrispondenza dell’accesso al viale pedonale del millenario oratorio.
Secondo quanto previsto dal progetto recentemente redatto, le due cappelle votive diventeranno i due capisaldi del sistema e saranno collegate tra loro divenendo così parti integranti del complesso sacro. Nello specifico, i lavori prevedono, quindi, la realizzazione di una fascia pavimentata con beola di Barge, come quella già adottata per il sagrato, che percorrerà tutta la lunghezza della via pedonale, mantenendo il più possibile inalterata l’area verde.
A queste opere si aggiungono poi quelle lungo via San Calocero. Infatti, per sistemare il dislivello creatosi in quel punto, si lavorerà per raccordare i livelli attraverso un sistema di gradini di lieve altezza così da consentire una continuità fra il percorso pedonale e la zona antistante la cappella. Secondo quanto previsto, l’intervento dovrebbe avere ripercussioni anche sulla sicurezza stradale garantendo un rallentamento della velocità del traffico veicolare.

Infine, si interverrà sul viale carraio sul lato posteriore prolungandolo per circa 25 cm, fino al limite dell’edicola, in continuità con quanto già realizzato in precedenza e sul tratto pedonale laterale al Santuario. Quest’ultimo verrà sistemato per tutta la sua lunghezza con la tecnica del prato armato.
Da ultimo, si procederà con l’installazione di sedute e di un sistema di illuminazione che valorizzi lo spazio e migliori la sicurezza e la fruibilità del luogo.
Il progetto e l’opera sono gestiti direttamente dalla Comunità Montana del Triangolo Lariano e finanziati attraverso un contributo ottenuto attraverso il bando Borgo Ospitale per un valore di 150 mila euro.
“Per Caslino il santuario è un luogo del cuore quindi teniamo davvero molto a queste opere – ha commentato il sindaco Marcello Pontiggia -. Il progetto è ben strutturato e voglio ringraziare Comunità Montana e Regione per l’opportunità e anche l’architetto Zerboni. In questo modo completiamo la riqualificazione di una zona già attenzionata durante il nostro primo mandato e diamo un bel contributo in termini di messa in sicurezza”.