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Canile di Erba, quanti abbandoni: in una settimana 11 nuovi ‘ospiti’

Caterina Franci 20 Agosto 2023

Attualità, Erba

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foto archivio

ERBA – “Ogni giorno ricevo almeno quattro telefonate di proprietari di cani che non vogliono più tenere il loro animale e mi chiedono di poterlo portare in canile. No, non scherzo, succede ogni giorno”. Lara Ognibene è la presidente dell’Associazione “I Randagi Animal’s Dream” che opera al canile di Erba di via Manara. La struttura oggi ospita poco meno di 60 animali: “Sono tantissimi – commenta Lara – eravamo riusciti a scendere sotto i 50 ospiti, per un periodo erano 44, ma dall’inizio dell’estate ce ne hanno portati diversi. A inizio agosto in solo una settimana ne sono entrati 11, tra cui una cucciolata di sei e due cani di 12 anni che i padroni non volevano più tenere”.

E’ questa la ‘nuova faccia’ dell’abbandono, spiega Lara: “I cani lasciati per strada sono sempre meno, per fortuna, in canile arrivano gli animali che ad un certo punto ‘non vanno più bene’. I padroni vogliono solo liberarsene, ci chiamano e ci chiedono come fare la rinuncia di proprietà, non vogliono più tenerli, non importa che età abbiano, se pochi mesi o 12 anni, come gli ultimi due ospiti arrivati. E’ veramente triste”.

athos
Athos, nato nel giugno del 2018, uno degli ospiti del canile che cerca casa

Le motivazioni che portano all’abbandono del proprio cane sono spesso ‘futili’, ci spiega Lara: “Problemi che non esistono, poi a volte capita anche che ci siano difficoltà di tipo comportamentali e il nostro canile si mette a completa disposizione delle famiglie che riscontrano alcuni problemi attraverso consulenze e attività con gli educatori cinofili (sei quelli che operano nella struttura, ndr). Le buone intenzioni però spesso non bastano e i proprietari non cambiano idea, anche se i problemi sono inesistenti. La mia sensazione è che di questo passo il futuro dei canili sarà proprio quello di diventare il rifugio di cani ‘di casa’ abbandonati”.

Ma come mai i casi sono in aumento? “Perché il cane è sempre più considerato alla stregua di un oggetto – commenta Lara – durante il lockdown molte famiglie hanno deciso di prendere uno, occuparsene era facile dal momento che si stava sempre in casa. Poi la situazione è tornata pian piano alla normalità, sono ricominciati gli spostamenti e in prossimità di festività e ferie ecco che il cane per tante famiglie diventa un problema. Non casualmente il picco di chiamate in canile arriva prima di Natale, poi prima di Pasqua. In vista dell’ estate è il ‘boom’, le telefonate cominciano da aprile”.

Accanto a questi fenomeni persiste, seppur in diminuzione, l’abbandono per strada: “Nel mese di agosto sono arrivati due cani – fa sapere Lara – c’è poi il problema delle staffette dal Sud, numerosi gli esemplari che arrivano e quelli per cui non si riesce a concludere l’affidamento capita vengano liberati. A noi sono arrivate due cucciolate in questa maniera, rispettivamente di 5 e 6 animali. Qui si apre un altro problema legato a queste staffette su cui ci sono pochi controlli, purtroppo”.

lara ognibene
Lara con Ian

In questa situazione il canile di Erba si conferma un vero e proprio fiore all’occhiello grazie alla dedizione, competenza e preparazione dei circa 70 volontari che vi operano come una grande famiglia con un focus preciso: il benessere dei cani. A testimonianza del lavoro svolto da Lara e dal team ci sono, ancora una volta, i numeri: in un anno e mezzo di gestione sono stati oltre 50 i cani adottati, senza nessun rientro (cioè nessuno dei cani  usciti dal canile ha fatto ritorno).

“Credo sia un risultato importante – commenta Lara – adottare un cane da noi non è semplice, per ogni richiesta c’è tanto lavoro svolto con gli educatori cinofili e le famiglie, un preaffido e infine se tutto va bene il cane esce. Gli interessati arrivano da Erba, dal comasco ma anche da fuori, il passaparola fa molto, tutti sono molto contenti delle adozioni e del nostro lavoro e questo è il ritorno più grande per noi” conclude.

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