Cane e padrone nella stessa tomba? Ora si può, approvata la legge

Caterina Franci 19 Febbraio 2019

Attualità

MILANO – Cane (o gatto) e padrone nella stessa tomba, insieme per sempre: ora si può. Per la prima volta in Italia sarà possibile seppellire anche gli animali da compagnia insieme al defunto. Le nuove regole in materia di attività funebre e cimiteriale sono state approvate oggi, martedì, dal Consiglio Regionale.

Su richiesta o per volontà del defunto o degli eredi sarà possibile tumulare, previa cremazione e in teca separata, gli animali di affezione, nello stesso loculo del defunto o nella tomba di famiglia.

Tra le altre novità viene introdotta e riconosciuta la definizione del “centro servizi” inteso come impresa funebre che svolge attività in proprio e fornisce ad altre imprese funebri esistenti requisiti e servizi a norma di legge, e viene meglio definita e regolamentata l’attività di trasporto funebre. Infine, venendo incontro alle esigenze delle imprese in una logica di semplificazione burocratica, l’autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività funebre viene sostituita dalla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA).

Sono le novità principali della legge che modifica la parte del Testo Unico in materia di sanità relativa ai servizi funebri e cimiteriali, approvata oggi a maggioranza in Consiglio regionale con 41 voti a favore, 29 contrari e 1 astenuto.

“Il nostro documento fa da apripista nazionale, mettendo ordine a una materia complessa –ha sottolineato la relatrice del provvedimento Simona Tironi (Forza Italia) – E’ il primo provvedimento normativo in Italia che consente la possibilità di tumulare anche gli animali di compagnia insieme al defunto, andando così incontro alle esigenze e alle richieste pervenute da più parti. Tra le innovazioni più significative c’è anche l’introduzione dei centri servizi, che permetteranno anche alle piccole imprese che vi aderiranno e li costituiranno, e che ci preme tutelare, di poter operare senza accollarsi costi eccessivi di personale e attrezzature per avere i requisiti necessari. Un’altra iniziativa importante -conclude la relatrice Tironi- è la creazione di una piattaforma informatica, capace di semplificare le procedure e fungere da vero e proprio database per la raccolta dati. Lo scopo è far sì che non si presentino mai più episodi vergognosi come quello avvenuto a Bologna, dove le autorità hanno riscontrato un vero e proprio “racket” delle pompe funebri”.