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Ca’ Prina, tutti vaccinati contro il Covid: “Ora guardiamo avanti”

Miryam Colombo 17 Marzo 2021

Attualità, Erba

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ERBA – “A Casa Prina tutti gli ospiti sono stati vaccinati contro il Covid-19“. Questa la buona notizia che arriva dalla residenza per anziani erbesi a conclusione della somministrazione della prima dose di vaccino a tutti gli anziani.

Come spiegato dal presidente della Fondazione Prina, il dottor Alberto Rigamonti, martedì della scorsa settimana sono arrivate le ultime 200 prime dosi che sono state destinate agli ospiti e agli operatori rimasti esclusi dalla prima campagna di inoculazione avvenuta a inizio febbraio e a una parte dei volontari dell’hospice Il Gelso e del centralino.

“A tutti è stato somministrato il vaccino Pfizer, lo stesso iniettato a inizio febbraio ai primi 180 pazienti e operatori che hanno già effettuato il richiamo – ha precisato Rigamonti -. Entro Pasqua dovremmo riuscire a chiudere con la seconda dose. Si tratta di un passaggio importante perché in questo modo la casa sarà in sicurezza: ciò non significa che potremo riaprire le visite, ma sicuramente potremo convivere con questa situazione in maniera diversa e potremo riprendere i colloqui attraverso il vetro”.

Passo successivo potrebbe poi essere l’apertura a nuovi ingressi all’interno della Rsa: secondo le previsioni del direttivo, infatti, nei prossimi mesi la struttura dovrebbe essere in grado di accogliere gli anziani che fanno richiesta di accesso secondo quanto previsto dal protocollo definito negli scorsi mesi che comprende la verifica della negatività mediante tampone, un periodo di isolamento di circa 10 giorni e un secondo tampone di accertamento. A c0mpletare la procedura sarebbe poi il vaccino: “Ho inoltrato richiesta a Ats perché ci fornisca delle dosi da somministrare ai nuovi utenti, quando la casa tornerà a accogliere altre persone – ha aggiunto Rigamonti -. Per ora attendiamo”.

Nei prossimi mesi potrebbe tornare attivo anche il centro diurno, attualmente destinato a una zona di isolamento per i pazienti che hanno contratto il Covid: “Quando sarà possibile e una volta che tutti saranno vaccinati, smonteremo l’area e faremo rientrare gli ospiti del centro diurno vaccinati – ha spiegato Rigamonti -. In questi mesi abbiamo messo in contatto queste persone con gli educatori in via telematica e abbiamo garantito l’assistenza domiciliare a chi, per ragioni di prevenzione, è rimasto isolato dai propri parenti”.

Tutto questo non significa che smetteremo di fare tamponi e test sierologici e, come detto, per il momento le visite sono ancora vietate – ha concluso Rigamonti -. Però guardiamo al futuro con speranza e fiducia”.