Boom del turismo enogastronomico: Fein ne parlò già nel 2006

Lorenzo Colombo 27 Agosto 2015

Attualità, Cultura

2011 U.d'ete?-Italiano/2:U.d'eté/Italiano 2005 OKERBA – E’ stata lungimirante l’Universitè d’Etè, da sempre organizzata dalla FEIN, quando promosse il tema dei suoi annuali incontri nel 2006 su “PAESAGGIO, RURALITÀ ED ENOGASTRONOMIA”: in quella occasione si è indagato sulle risorse rurali ed enograstronomiche, quale ricchezza per la valorizzazione del paesaggio per una corretta filosofia agro-eno-gastronomica e dove l’alimentazione risulta una parte integrante di questo patrimonio che è opportuno implementare per uno sviluppo durevole delle nostre bellezze naturali. Ma vi è di più: la gastronomia rurale sta diventando, sempre di più, un patrimonio culturale rurale per cui è di tutta evidenza il nascere di un rapporto stretto con produzione gastronomica e la protezione e la corretta gestione del Paesaggio rurale.

“Tutto questo lo dicevamo nella nostra Universitè d’Etè 2006, durante la sua terza edizione. Allora potevamo sembrare dei visionari del Paesaggio: ora le scelte di studio e le proposte operative ci stanno dando ragione e l’Universitè d’Etè 2015, on line, proprio per evitare la concomitanza del grande evento dell’EXPO per non sovrapporre momenti di grande rilevanza nell’arco di pochi chilometri, ci consente un anno di grande riflessione per le future scelte”, spiegano da Fein il Nibbio.

“Invero i relatori intervenuti, quasi dieci anni orsono, posero in modo molto pratico e realistico l’importanza di questo momento di riqualificazione del nostro modo di fare turismo e di riscoprire un paesaggio vero, in una natura reale, e non alla Walt Disney dove solo vi era la figura del piccolo bambi, così stilizzata da portare alle lacrime. Ora, finalmente ci auguriamo, sembra esservi un ripensamento ed ecco, quindi, il boom del turismo enogastronomico come si legge in una puntuale indagine svolta da Coldiretti. Invero più di quattro italiani su dieci (42%) durante l’estate 2015 hanno scelto di visitare frantoi, malghe, cantine, sagre, bancarelle, agriturismi o mercati degli agricoltori che alimentano il turismo enogastronomico dove l’Italia può vantare una spesa turistica che, durante questa estate, ha superato per l’alimentazione gli 11 miliardi di euro, anche per la spinta positiva di EXPO”.