ERBA – “È facile fare opposizione e dire che non va bene niente. Se aumentiamo le tasse non va bene, se non facciamo le opere non va bene – si difende così l’assessore al Bilancio Franco Brusadelli di fronte alle critiche mosse dalle opposizioni in sede di esame e approvazione del piano generale di sviluppo – Era più facile amministrare in passato e c’erano meno difficoltà. Questa Amministrazione, pur con pochissime risorse a disposizione, nei cinque anni precedenti, ha fatto tanto, ha cercato denaro e ha risposto ai bisogni della società. È chiaro che adesso è ancora più difficile”.
E allora perché non ribellarsi a uno Stato che impone queste condizioni? “Non attacco né il sindaco, né la Giunta, ma questo bilancio non ci appartiene, è un insulto alla nostra gente. Andiamo a casa tutti! – questo il duro attacco di Eugenio Zoffili della Lega – I nostri cittadini si spaccano la schiena a lavorare dalla mattina alla notte e non vengono nemmeno gratificati: è un’ingiustizia nei loro confronti. È ora di finirla, di ribellarsi a questo Stato che sa imporre solamente nuove tasse. Propongo di consegnare tutti i documenti relativi al bilancio e contenenti i nostri soldi, soldi che rimangono tutti a Roma e nelle città sprecone del Sud, al prefetto di Como”.
“Non è pensabile che il Comune da solo faccia la rivoluzione”, ha replicato il capogruppo del Pdl, Marco Campagna.
È entrato, invece, più nel merito Enrico Ghioni del Pd: “Siamo di fronte a un documento vuoto, che andava fatto e che è stato fatto, ma che allo stesso tempo non serve a niente. C’è tanta carta ma ci sono poche realizzazioni. Si vive alla giornata. Cosa volete sviluppare con lo 0,6% del bilancio disponibile per movimentare le iniziative del Comune?”.
