ERBA – Gli erbesi scelgono ancora di battezzare i propri figli? Quante coppie sanciscono la propria unione davanti all’altare? Sulla scorta di queste domande abbiamo chiesto alle parrocchie erbesi alcuni dati relativi ai sacramenti di battesimo e matrimonio negli anni 2018 e 2019 per capire quale sia stata la tendenza dell’ultimo periodo.
A fronte del calo demografico riscontrato a livello nazionale, a Erba 117 famiglie nel 2019 hanno scelto di battezzare i propri figli rispetto alle 122 del 2018. In particolare, i bimbi battezzati lo scorso anno sono stati 17 nella parrocchia di Santa Maria Nascente (28 nel 2018), 12 a Crevenna (13 nel 2018), 8 a Buccinigo e Casiglio (7 nel 2018), 49 a San Maurizio (55 nel 2018) e 31 a Arcellasco (19 nel 2018).
A scegliere, invece, il matrimonio religioso sono state 30 coppie nel 2019, pari a quelle del 2018. Nello specifico, sono stati celebrati 12 matrimoni nella parrocchia di Santa Maria Nascente (11 nel 2018), 4 a Crevenna (3 nel 2018), 2 a Buccinigo e Casiglio (3 nel 2018), 7 a San Maurizio (4 nel 2018) e 5 a Arcellasco (9 nel 2018).
A inizio anno il prevosto di Erba, mons. Angelo Pirovano, ha commentato così i dati relativi a Santa Maria Nascente sul bollettino parrocchiale: “Il dato dei battesimi si inserisce nel discorso più ampio della denatalità in Italia, un vero e proprio “inverno demografico”. È un dato che riguarda tutta Italia, ma certamente ad Erba lo sentiamo più accentuato. E ciò non può che essere motivo di preoccupazione per la nostra città, che invecchia sempre più e si spopola”.
Il discorso del prevosto ha quindi fatto riferimento alle politiche a favore della famiglia e della natalità: “Si fa qualche piccolo intervento a margine delle manovre finanziarie di ogni anno – ha proseguito il parroco – Ma nulla di organico, che prenda a cuore, il problema vero; nulla che possa veramente accompagnare il cammino delle famiglie, sempre più in difficoltà”. E quindi ha concluso: “Il calo demografico parla di una società sempre più individualista, di una società che fatica ad andare oltre il proprio orizzonte immediato”.