Sormano

Avvistato un asteroide all’Osservatorio di Sormano. La notizia arriva negli USA

Miryam Colombo 15 Febbraio 2023

Attualità, Sormano

Tag: ,

Asteroide 2023XC1 (foto Osservatorio Astronomico Sormano)

SORMANO – Si chiama 2023 CX1 l’asteroide intercettato il 12 febbraio scorso dai potenti telescopi dell’Osservatorio Astronomico di Sormano. La notizia è volata negli Stati Uniti dove è stata condivisa sul sito Space Weather.

La vicenda inizia la sera del 12 febbraio quando l’astronomo ungherese Krisztian Sarneczky del Ginop-Khp Piszkesteto avvista per primo il corpo celeste delle dimensioni di circa 1 metro. Immediatamente lo studioso dirama una segnalazione alla rete degli osservatori e degli esperti.

Tra questi, in ascolto, ci sono anche due soci, Testa e Manca, dell’Osservatorio Astronomico di Sormano. Questi ultimi, meno di un paio d’ore dopo la scoperta, intorno a mezzanotte, riescono a riprendere e misurare l’asteroide, contribuendo così a determinare con precisione la sua orbita e la località dell’impatto, avvenuto alle 4 di mattina ora italiana, tra la Normandia e il Regno Unito.

Dati non di secondaria importanza, considerato il fatto che 2023 CX1 è il settimo piccolo corpo celeste, scoperto al di fuori dell’atmosfera terrestre, a collidere con il nostro Pianeta.

A sottolineare l’importanza della circostanza è stato anche il presidente del Gruppo Astrofili Brianza, Enrico Colzani. “Il nostro Osservatorio è parte di una rete di strutture che permette di monitorare in modo efficace questo tipo di eventi – ha commentato -. Si tratta di un elemento importante che ci permette anche di difenderci, grazie alla tecnologia, da potenziali minacce”.

La notizia dell’avvistamento riportata sul sito Space Weather

La notizia dell’avvistamento fa presto il giro del mondo e arriva negli Stati Uniti dove viene pubblicata sul sito di divulgazione Space Weather. “Siamo davvero molto soddisfatti di questo risultato – ha commentato Colzani -. Migliaia di persone e di amatori seguono questa pagina e questo ci permette di dare visibilità al lavoro che svolgiamo all’osservatorio”.