ERBA – Diverse le persone che nella serata di ieri, sabato, hanno preso parte alla presentazione dell’antico organo della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Arcellasco che a breve verrà sottoposto a delicate operazioni di restauro.
La “straordinaria macchina musicale”, come è stato definito, risale al 1854 quando Giovanni Franzetti di Intra lo costruì e collocò nella navata della chiesa, mentre si deve a Luigi Bernasconi di Varese l’aggiornamento della disposizione fonica, il completamento della pedaliera e il rifacimento della consolle dello strumento a inizio del Novecento.
La parrocchia si accinge ora a iniziare il progetto di restauro e valorizzazione che, rimandato da circa 30 anni per ragioni prevalentemente economiche, è ora possibile grazie all’accesso ad un finanziamento pari quasi al 50% da parte dell’8×1000 della Chiesa Cattolica. I lavori dovrebbero iniziare entro la fine del 2021 e protrarsi per oltre un anno.
Ieri sera, sabato, alle 20.30 il parroco don Claudio Frigerio ha aperto le porte della chiesa per un incontro con gli organari che eseguiranno i lavori. Alla serata hanno infatti partecipato Carlo dell’Orto e Massimo Lanzini, organari restauratori, Matteo Galli, organista e organologo e anche Renato Testori, il “custode” dell’organo di Arcellasco.
Con l’aiuto di una telecamera gli esperti hanno avuto modo di mostrare ai presenti i meccanismi e i particolari dello strumento permettendo così di comprendere le caratteristiche costruttive, lo stato di conservazione e le ragioni stesse che rendono urgente l’intervento di restauro.
In rappresentanza dell’Amministrazione comunale erbese erano poi l’assessore Francesco Vanetti e i consiglieri comunali Giorgio Arturo Zappa e Enrico Ghioni.
Come ricordato, chiunque volesse partecipare al restauro dell’antico organo può farlo donando alla parrocchia il proprio contributo.