ERBA – Ancora una volta il grido “no alla violenza” ha vinto, grande partecipazione per la quarta edizione di “Ama la musica. Ama le donne”.
La piazza mercato si è tinta di rosso , per una serata di divertimento ma anche di riflessione su una tematica così delicata e spesso che viene dimenticata.
È ricominciato tutto da come si era concluso lo scorso anno, ad aprire la serata la scuola di danza Città di Erba con Valentino Benedetti, la sua dama e altre due coppie che hanno danzato regalando uno spettacolo tradizionale sulle note della musica Ottocentesca.
Successivamente la serata ha visto alternarsi diverse voci, quali Veronica Braga, Elisa Rota, Freddy Ricci, Michela Sala e molti altri.
Nel corso della serata, si sono raccontate storie di donne vittime di violenza. Testimonianze di chi ce l’ha fatta ed è esempio di grande positività e di speranza per tutte coloro che subiscono violenze di ogni tipo, da quelle psicologiche a quelle fisiche.
Si sono inoltre spiegate le finalità di questo evento, il sostegno a due progetti, l’app V.I.T.A e l’aiuto alla casa dei Tigli di Brunate.
L’associazione Familiarmente noi ha iniziato a pensare a questa app innovativa lo scorso anno, come spiegato: “L’acronimo sta ad indicare le funzioni fondamentali di questo sistema: Violenza, Informazione, Tutela e Aiuto. Questa app è rivolta a tutti coloro che ritengono di aver subito qualsivoglia violenza, ma anche a coloro che pensano di essere dei carnefici. Si potrà utilizzare in forma anonima e soltanto nel momento in cui si vorrà denunciare sarà la stessa vittima a decidere di fornire i propri dati. Sono state sviluppate diverse iniziative di raccolta fondi, come cene con esperti della tutela, la lotteria, la winter secret dinner”. Per giugno 2020 si spera di raggiungere la meta con una demo dimostrativa del suo funzionamento.
Il secondo proposito è aiutare la casa dei Tigli di Brunate che si occupa di accogliere i bambini che sono in attesa di affidamento e le giovani madri con i loro figli. Queste due comunità educative hanno la finalità di donare un luogo sicuro con dei punti di riferimento fissi, grazie alle sorelle francescane. Inoltre, un altro obiettivo è quello di tenere i bambini il meno possibile nel momento di transizione dal tribunale alla famiglia affidataria o adottiva.
Una serata ricca di emozioni e come sempre un successo, l’appuntamento è per il prossimo anno!
GALLERIA FOTOGRAFICA