Albese con Cassano

Albese. 8 marzo, una panchina rossa fuori da Villa S.Benedetto

Caterina Franci 9 Marzo 2022

Albese con Cassano, Attualità

ALBESE – Villa San Benedetto Menni, in occasione della Giornata Internazionale della Donna, ha voluto ribadire il proprio impegno a sostegno dell’universo femminile. “Nel 2019 abbiamo dato vita al progetto L’incanto dell’essere donna con il quale si è voluto risaltare il ruolo della donna all’interno della nostra Casa, caratterizzata da una presenza significativa di operatrici. Tale presenza ha dato l’imprinting al nostro modo di prenderci cura delle persone. Inoltre il progetto ha sottolineato la bellezza femminile nella sua fisicità ed elemento di ricchezza dell’umanità che non deve essere causa di stereotipi o motivi giustificati di violenza e abusi” – queste le parole della Dott.sa Barbara Piazza, Responsabile Qualità della struttura.

La valorizzazione della figura femminile ha trovato spazio nella conferenza organizzata nella mattinata “Donna e cura. Alcune evidenze pratiche” in cui la Dott.sa Magda Fontanella, filosofa e bioeticista, che ha guidato i presenti in una riflessione sulla relazione tra filosofia e medicina, focalizzandosi sul ruolo della donna e sul suo legame intrinseco con il concetto di cura.

Alle ore 13.30 all’ingresso di Villa San Benedetto Menni, alcune educatrici della RSD, vestiti i panni di danzatrici, hanno svelato una panchina rossa, simbolo dell’impegno della Casa contro la volenza sulle donne.

La panchina vuole essere un luogo di incontro, un’opportunità di riscatto, un monito quotidiano: accanto ad essa è stato posizionato un porta riviste che contiene le brochure del Centro antiviolenza di Como, perché per diventare libere bisogna prima riconoscere di essere prigioniere e accorgersi di aver bisogno di aiuto.

“Posizionare qui in Villa San Benedetto Menni questa panchina rossa è una tappa del cammino che vogliamo percorrere insieme per evolverci in una cultura dove sguardi e parole siano espressioni di rispetto, di riconoscimento del valore dell’altro nella sua libertà e nella sua diversità” – continua la Dott.sa Piazza – “ nel segno della scelta fatta dal nostro Fondatore, ormai 140 fa, di prendersi cura delle donne sofferenti. A questo momento significativo ha preso parte anche il sindaco di Albese con Cassano Ballabio che ha espresso vicinanza al percorso intrapreso dalla nostra Casa, ricordando a tutti come, seppur la strada sia ancora lunga, sia forte la convinzione che il futuro riservi alle donne un ruolo da protagoniste della propria vita e di quella del mondo.