Orsenigo

Al via “La Settimana del Rispetto”: uniti contro la violenza sulle donne

Gloria Valli 16 Novembre 2023

Attualità, Orsenigo

Tag: , ,

La Settimana del Rispetto

ORSENIGO – In occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne, il 25 novembre, sta per aprirsi “La Settimana del Rispetto” progetto nato dalla collaborazione dei Comuni con diverse associazioni del territorio erbese e non, quali: Associazione Fermiamoci di Anzano del Parco, Lo Snodo APS di Erba, Familiarmente NoiOnlus di Albavilla e l’associazione Penta di Mariano Comense.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di unire i Comuni, realtà associative, artisti, operatori del settore, professionisti, Forze dell’Ordine e soprattutto cittadini per contrastare la violenza contro le donne. Iniziative come queste sono sempre più che attuali perché i numeri riportati dal Ministero dell’Interno non tendono a calare, anzi, ad novembre 2023 si è toccata quota 103 femminicidi in Italia, di cui 82 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste 51 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. Per combattere in maniera attiva questi numeri e questa piaga si apre da lunedì 2o novembre sino a domenica 26 una settimana ricca di eventi tra mostre, spettacoli, discussioni ed analisi, concerti, flash mob, commemorazioni, camminate educative ed l’inaugurazione di un simbolo universale della violenza contro le donne ossia quello della panchina rossa. 

Maddalena Pinti

A prendere la parola alla conferenza stampa di presentazione della Settimana del Rispetto è il Sindaco di Orsenigo, Maddalena Pinti: “Sono molto onorata di accogliere questa conferenza che rappresenta una grande varietà di associazioni e comuni, più siamo meglio è perché il contributo di ognuno è fondamentale per contrastare il fenomeno della violenza. L’obbiettivo di questo progetto è quello di far parlare di questo tema e di continuare a far sempre qualcosa. Non a caso abbiamo scelto la sala civica dove all’esterno ci sono due panchine rosse, questa è una di zona di passaggio, di sosta e di riflessione e dove in mattinata abbiamo allestito le scarpe rosse in ricordo di tutte le donne vittime di violenza e il mio augurio è quello che questa iniziativa possa diventare sempre più grande e costante anche durante l’anno”. 

Elena Mauri

Madrina dell’iniziativa è Elena Mauri, presidente dell’associazione Fermiamoci e dello sportello S.A.R.A. che si occupa di contrastare la violenza di genere: “La Settimana del Rispetto prevede una serie di iniziative che unisce moltissime persone. Siamo voluti partire dal concetto di rispetto che è alla base per la prevenzione per la violenza contro le donne: rispetto per la fragilità, la diversità, i comportamenti che non sono conformi alla società civile. Soltanto accettando, accogliendo, includendo che il concetto di rispetto è dovuto tutte quelle volte che il comportamento del mio interlocutore non è consono o non mi piace riusciremo ad ottenere le basi per una pacifica convivenza. Il rispetto è fondamentale per accettare che una donna possa dire no alla violenza, che possa dire liberamente che non vuole rimanere in una relazione, che possa esprimere un pensiero ed una parola diversa dalla mia concezione.”

“Partendo da questo concetto con la Settimana del Rispetto volevamo dimostrare che si può dire No alla violenza unendo tantissime persone ad altrettante realtà diverse. Infatti, abbiamo ottenuto l’adesione del Consorzio Erbese dei servizi alla persona, di 14 Comuni, di 20 tra associazioni e negozi, artisti, liberi professionisti, medici, legali e forze dell’ordine per trasmettere il messaggio che ci sono persone che vogliono aiutare le donne ad uscire dalla spirale di violenza in cui si trovano e si sono messi in gioco con tutta una serie di iniziative. Lo scopo, quindi, l’abbiamo raggiunto e come diceva il Sindaco un ulteriore traguardo per il futuro è che questo progetto riesca a coinvolgere sempre più persone e più partecipanti”.

Simone Pelucchi

Importante la presenza dell’associazione giovanile Lo Snodo di Erba con il presidente Simone Pelucchi che ha compreso la rilevanza di questo fenomeno in Italia: “Noi come associazione insieme a Fermiamoci abbiamo realizzato una serie di iniziative sul tema della violenza contro le donne al fine di sensibilizzare la cittadinanza e le giovani generazioni con una rassegna che prosegue anche nella Settimana del Rispetto. I giovani rivestono, sì, un ruolo importante ma, crediamo che il discorso debba essere sempre più ampio e capillare in tutto il territorio, dalle amministrazioni comunali a tutto il terzo settore. Inoltre, è fondamentale che di questi temi se ne continui a parlare ed approfondire sempre di più.”

Ilia Benedetti

Argomento sottolineato anche da Ilia Benedetti, presidente di Familiarmente Noi Onlus, che evidenzia l’ampiezza devastante del fenomeno della violenza di genere: “Quello che noi vediamo rispetto quello che l’opinione pubblica riesce ad intuire è solo la punta dell’iceberg. Noi abbiamo un problema educativo, culturale che è trasversale alle istituzioni al mondo del lavoro, alle famiglie ed alle scuole per questo abbiamo sentito la necessità di unire le nostre forze. Per poter dare spazio al rispetto è fondamentale che ognuno di noi senta che l’altro è parte di noi. È il noi che il diventa veramente quella leva che fa sì che possiamo andare a sistemare una società che è malata”.

“Con l’associazione – prosegue Benedetti – da 13 anni svolgiamo attività di sostegno alla genitorialità mentre, da qualche anno abbiamo puntato sulla violenza di genere che è un problema enorme attivando lo sportello V.I.T.A sull’identificazione degli agenti di violenza ed abbiamo imparato che molto spesso le donne non sanno di essere vittime di violenza e il loro star male viene imputato ad sistema di vita che non si può cambiare trasmettendo così una normalità che è malata, una normalità che deve essere affrontata a partire dalle iniziative della Settimana del Rispetto. Qui cercheremo di analizzare le criticità e le problematiche del sistema istituzionale. Infine, sì alle panchine come simbolo ma, le panchine devono diventare qualcosa di vivo dove trovare qualcuno che mi sa accogliere con un ascolto reale ed il rispetto è una conseguenza di una comunicazione e di un’accoglienza che le stesse istituzioni, spesso, non sono in grado di mettere in atto”. 

Rosaria Battaglia

Coinvolgente la testimonianza di Rosaria Battaglia, dell’associazione Penta di Mariano Comense che sarà presente all’evento  con diverse iniziative: “Esistiamo da quasi dieci anni, siamo 56 soci di cui un terzo sono donne hanno subito violenza, facciamo prevenzione soprattutto verso i giovani delle scuole. Oltre alle vittime fisiche della violenza, non dobbiamo dimenticarci anche di chi assiste alle violenze e di come il futuro questo ragazzo o ragazza. In tutti questi anni la mia emozione è la rabbia e l’impotenza però, c’è sempre l’equilibrio nel corpo umano e queste sensazioni ci devono dare la spinta per. Come associazione stiamo facendo il giro delle scuole per parlare di seduzione e dipendenza affettiva perché quest’ultima è all’origine della violenza e alla base di dove parte tutto. Nel territorio, invece, faremo delle serate ispirate a dei libri molto toccanti tratti da testimonianze reali”. 

Giuliana Castelnuovo

Prosegue la presentazione il Sindaco di Albavilla, Giuliana Castelnuovo : “Di certi temi è importante parlare affidandoci a persone esperte, ritengo fondamentale che le istituzioni siamo parte attiva di questo percorso  soprattutto nell’intercettare questo disagio. La violenza non deve essere scontata, dobbiamo fare in modo di portare alla luce questo tema e bisogna farlo a partire dalle nuove generazioni, bisogna far politica pensando proprio a loro non alle elezioni. Sono orgogliosa come Comune  di fare parte di questa rete e creare un luogo per trovarsi e incontrarsi rispondendo alle esigenze della popolazione investendo nell’educazione dei giovani al rispetto, partendo dai più piccoli i quali saranno gli uomini e le donne di domani”. 

Ennio Dalla Francesca

Un altro rappresentante delle istituzioni è il consigliere, Ennio Dalla Francesca del Comune di Lambrugo: “L’amministrazione partecipa convintamente alla Settimana del Rispetto per la prima volta. Riteniamo che parlare apertamente del tema possa dare una maggiore forza e consapevolezza alle donne che vivono questo dramma e inoltriamo la speranza che negli uomini attori e testimoni si accenda una nuova luce capace di far comprendere come inaccettabili tutti quei comportamenti che minacciano l’integrità psichica e fisica delle donne. Nel concreto appenderemo dei nastri rossi nel parco comunale tanti quante sono le vittime di violenza quest’anno e rimarranno lì a testimonianza di questa piaga che vorremmo estirparla dal nostro futuro”.

Fabio Chiavenna

Conclude gli interventi il consigliere di Orsenigo, Fabio Chiavenna: “A livello personale mi sento pienamente coinvolto in questo progetto contro ogni forma di violenza. Ho apprezzato moltissimo l’aspetto sovra-comunale dell’iniziativa, l’obiettivo delle istituzioni è dare spazio a queste organizzazioni che promuovono questo genere di percorsi e danno sostegno a tante persone. Bisogna, però,  ancora combattere un silenzio che si protrae durante l’anno, non basta dare voce contro la violenza in questa settimana, sono necessari più appuntamenti ed occasioni. Ritengo che il silenzio sia un pericolo, soprattutto per molte delle persone che praticano questo genere di violenza i quali vogliono dai propri intimi il silenzio. Non dobbiamo piegarci a questo ma, bisogna parlare, parlare alle nuove generazioni e parlare ai coetanei combattendo concretamente sempre questo fenomeno”. 

QUI IL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA DEL RISPETTO