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Al via la ristrutturazione dell’ex scuola materna di Arcellasco

Admin Altreforme 3 Ottobre 2014

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Ristrutturazione ex scuola materna Arcellasco settembre 2014

ERBA – Dopo il confronto con il consiglio pastorale e con il vicario episcopale, la preparazione e valutazione tecnica-economica del consiglio affari economici, nei prossimi giorni inizieranno i lavori di ristrutturazione dell’ex scuola materna di Arcellasco.

“E’ questione di giorni – conferma il parroco don Claudio Frigerio – Dopo un lungo travaglio burocratico, abbastanza scontato in questi casi, siamo arrivati alla fine. Tra qualche giorno arriverà l’ok definitivo e inizieranno i lavori: la prossima settimana o, al più tardi, la successiva”.

L’edificio che sarà oggetto di ristrutturazione evoca i ricordi di molti erbesi. “Tante persone residenti ad Arcellasco sono affezionate a questo edificio – spiega il parroco – Qui hanno fatto la scuola”.

“Un’opera per tutti” ora diventerà questa scuola che ha più di 100 anni di vita.

Tante le motivazioni per procedere con questo intervento che costerà qualche centinaia di migliaia di euro. Il primo motivo per cui la parrocchia si appresta a iniziare questi lavori è di tipo pastorale. Questi nuovi spazi daranno un respiro più ampio all’attività educativa dell’oratorio e alla vita della parrocchia. In particolare l’intervento riguarderà soprattutto il piano inferiore dell’edificio con giardino costituito da tre saloni e cucina che verranno utilizzati a servizio della pastorale dell’infanzia (0-6 anni), come punto di aggregazione per gli adulti e la terza età, come spazio disponibile per i momenti di festa e convivialità di parrocchia e oratorio. Il secondo motivo dell’opera è dovuto a una sollecitazione della stessa diocesi che chiede a tutte le parrocchie di intervenire con la manutenzione sulle proprie strutture per evitare un degrado degli ambienti che renderebbe poi più costoso un futuro intervento. “E’ il caso della nostra ex scuola materna che sta degradando sempre più e che chiede di essere abitata e vissuta – spiega don Claudio sul bollettino parrocchiale – A questo si aggiunge l’urgenza di mantenere l’immobile in sicurezza, riducendo i rischi, rimuovendo i pericoli e attuando piani di prevenzione”.

“Questo intervento su questa struttura della parrocchia è per la nostra comunità un invito a rinnovare il proprio impegno a sostenere le attività pastorali con un nuovo spirito di entusiasmo e partecipazione – continua il parroco – A ciò si aggiunge anche un invito al sostegno economico che questa nuova iniziativa comporta. Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno collaborato a preparare questa iniziativa e sono certo che la comunità parrocchiale, come in passato, darà il proprio sostegno sia economico sia pastorale a questa opera a servizio del bene di tutti”.

Sul bollettino viene spiegato in dettaglio anche l’intervento che sarà realizzato. L’ex scuola materna in disuso dal 2008 e l’edificio attualmente destinato alle attività oratoriali parrocchiali sono due edifici confinanti, ma tra loro separati da un muro e finora distinti per funzioni. L’obbiettivo è quello di unire e collegare l’uno all’altro, aprendo le porte al primo per meglio sfruttare le potenzialità anche del secondo.

“La necessità è, dunque, quella di un intervento di ristrutturazione “globale”, ossia che coinvolga contemporaneamente entrambi gli immobili, ma che sia al contempo “minimo”, per non infierire sulle casse già esigue della parrocchia”. Per dare risposta congrua alla necessità pastorale di attività rivolte, in particolare, ai bambini da 0 ai 6 anni e agli anziani, che si traduce nel concreto nel far dialogare e interagire gli spazi e le funzioni delle due strutture, il progetto architettonico è partito proprio dalla volontà di creare un collegamento pressochè alla medesima quota del piano seminterrato tra l’attuale aula conferenze dell’oratorio e le aule dell’ex scuola materna (escludendo totalmente dall’intervento il piano rialzato dell’ex scuola materna). Tale collegamento sarà garantito da un patio, un percorso rettilineo e una rampa. Il patio sarebbe da ricavare dalla sistemazione dell’attuale cortiletto così da ottenere, appunto, una sorta di patio, inteso come spazio di aggregazione a cielo aperto e di “snodo” fra i due edifici (previa demolizione di una parte di muro di confine in pietrame e rimozione dell’attuale scala in ferro che occupa il cortiletto). L’ex scuola materna sarà collegata con il parcheggio a lato del campo da gioco basket/pallavolo con un percorso rettilineo, in parte già esistente, che non avrà interruzioni e/o dislivelli inopportuni. Mentre i disabili potranno utilizzare una rampa che sarà accessibile direttamente dal campo di basket e sarà collegata direttamente dalla strada pubblica.

Ristrutturazione ex scuola materna Arcellasco settembre 2014 (2)

Garantiti percorsi e collegamenti, e affrontata la messa a norma dell’intero locale della centrale termina che si trova al piano seminterrato dell’ex scuola materna, le opere andranno a interessare gli immobili nel loro interno per rendere fruibili gli spazi in modo adeguato dal punto di vista funzionale e normativo. L’edificio dell’oratorio prevederà come collegamento verticale tra i piani la messa a norma dell’attuale scala interna. Per quanto concerne l’ex scuola materna, le altre tre aule saranno rinfrescate, adeguate negli impianti di illuminazione/elettrici e di riscaldamento e destinate alle attività legate alle necessità pastorali. Verranno collegate tra loro in modo più funzionale aprendo dei corridoi. L’ex refettorio ospiterà i bambini da 0 a 6 anni e sarà dotato di apposito spazio per i servizi igienici. Gli altri due saloni saranno utilizzati all’occorrenza per attività oratoriali.

Sistematica sarà la trasformazione, soprattutto dal punto di vista impiantistico, dei servizi igienici dell’ex scuola materna in un locale cucina, attrezzata. Le apparecchiature saranno recuperate dall’attuale sala cucina dell’oratorio e disposte in modo tale da garantire le separazione degli spazi per la preparazione dei cibi da quelli per il lavaggio degli alimenti, assicurando il cosiddetto “percorso in avanti”.