ERBA – Agrinatura Winter rinnova il connubio con la Permacultura, posto in essere durante la scorsa edizione di maggio 2015 e destinato a durare. La Permacultura rappresenta un metodo che, sulla base di principi e di strategie ecologiche, permette la progettazione e la gestione di paesaggi antropizzati in modo che siano in grado di soddisfare i bisogni della popolazione (cibo, fibre, energia, materie prime) mantenendosi nei binari degli ecosistemi naturali in cui sono inseriti: un modello capace di rinnovarsi autonomamente senza sprechi energetici.
Indagando i rapporti tra piante, radici, funghi, batteri, terreni, condizioni climatiche e atmosferiche, e tenendo conto delle esigenze dell’uomo, la Permacultura comprende per mezzo di una visione olistica i punti di forza e di debolezza dell’ecosistema su cui va ad operare, e interviene in sinergia con la natura, apportando solo i cambiamenti necessari a permettere scambi di mutua utilità tra le diverse parti interessate.
I principi della Permacultura trovano spazio nella cornice di Agrinatura Winter grazie a tre distinte iniziative, il cui scopo non è limitato all’aspetto illustrativo e formativo ma prevede un’interazione a livello pratico con il pubblico coinvolto.
La prima proposta prevede la creazione di un Lombricompost casalingo. Si tratta di un metodo che permette il recupero totale sia della frazione liquida che di quella solida del materiale umido immesso, quando spesso la prima va persa a fine procedimento. L’attività dei lombrichi, che operano in un ambiente aerobico (ossigenato), consente un’opera di demolizione della sostanza organica continua e naturale i cui frutti si possono cogliere già dopo alcuni mesi.
Il contenitore prescelto viene riempito con materia inerte, più granuloso alla base e via via più fine, coperto poi da letame, lombrichi e paglia. Dopo una dozzina di giorni si possono già aggiungere i rifiuti umidi casalinghi sulla cima, da ricoprire poi nuovamente con del materiale secco.
Alla fine di ogni ciclo si ottiene una parte di concime solida e una liquida (che trattata opportunamente si trasforma in utile compost tea), che possono essere utilizzate per fertilizzare il proprio orto o giardino.
Una seconda iniziativa tratta lo stesso argomento da un diverso punto di vista. Al centro sta la costituzione di un “secchio bokashi” (dal giapponese, degradazione) in cui vengono mischiati i rifiuti organici con i cosiddetti organismi EM (micro organismi effettivi), un insieme di batteri e lieviti in grado di portare avanti il lavoro di demolizione delle molecole organiche in elementi più semplici.
Nel contenitore si alternano uno strato di umido con uno di crusca di cereali mista agli EM; i vantaggi rispetto agli altri sistemi di compostaggio sono l’assenza di odori e la capacità di processare anche carne, formaggio e pesce, che risultano difficilmente “digeribili” nei metodi più tradizionali.
Se la creazione di compost si riallaccia ad alcuni temi della Permacultura, quali l’utilizzo di risorse biologiche, l’assenza di rifiuti e il riciclo, il terzo appuntamento rappresenta anche visivamente ciò che più ci si aspetta quando si pensa alla stessa.
Nel pomeriggio di domenica 6 dicembre è in programma la visita guidata all’aiuola di Permacultura, che include diversi elementi progettuali, tra cui l’orto sinergico, la spirale delle aromatiche e la foresta commestibile. Dopo una breve parentesi iniziale in forma di botta e risposta sui concetti di cultura e di permanenza, i presenti vengono condotti a scoprire i meccanismi alla base di un giardino autorigenerante.
Sulle aiuole rialzate dell’orto trovano posto diverse colture, che vengono fatte ruotare per non impoverire il suolo, mentre sui fianchi si posizionano le liliacee, piante sentinella in grado di produrre composti dello zolfo con funzione antiparassitaria, le calendule e altre piante da fiore e aromatiche, le cui proprietà attraggono insetti benefici, e piccole piantine d’insalata.
Il terreno viene lavorato e fertilizzato solo durante la creazione delle aiuole, per evitare un’eccessiva ossigenazione del suolo, mentre successivamente si autosostiene e autorigenera, diventando resiliente. La pacciamatura (copertura con paglia) se eseguita con cura e controllata con costanza consente un controllo delle piante infestanti, diminuisce il fabbisogno d’acqua e incrementa la fertilità del suolo.
Quando una pianta muore viene tagliata, ma le sue radici vengono lasciate al loro posto, così da consentire il ritorno della biomassa alla terra. Si costituisce così un giardino in grado di automantenersi grazie alle relazioni naturali e simbiotiche tra i diversi elementi che lo compongono.
Il programma delle attività:
– Domenica 6 dicembre: Visita guidata dell’orto sinergico, dalle 15.00 alle 16.00
– Lunedì 7 dicembre: Lombricompost, dalle 10.15 alle 11.15 e dalle 14.30 alle 15.30
Secchio Bokashi, dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 15.45 alle 16.45
– Martedì 8 dicembre: Lombricompost, dalle 10.15 alle 11.15 e dalle 16.30 alle 17.30
Secchio Bokashi, dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 17.45 alle 18.45