ERBA / LECCO – Non più UIL di Lecco e UIL di Como, ma un’unica camera sindacale: ad Erba, venerdì, si è tenuto il “battesimo” ufficiale della nuova UIL del Lario con la fusione dei due sindacati provinciali in occasione del primo congresso unitario che si è svolto nella location dell’Hotel Leonardo da Vinci.
Oltre cento delegati per dare forma al nuovo sindacato che rappresenterà quasi 20 mila iscritti, 11 mila comaschi e più di 8 mila lecchesi. “Il Coraggio di Cambiare per vincere le sfide del Futuro!” è lo slogan che guida l’accorpamento tra le due camere sindacali ed è la chiave del cambiamento:

“E’ un’opportunità di crescita– spiega Enrico Azzaro, segretario Uilm e membro della nuova segreteria di Uil Lario – unire le due camere sindacali significa intercettare i cambiamenti che sono in atto nella società e sullo scenario istituzionale, rafforzarci e stare più vicini al territorio e alle persone, una scelta importante che è partita da Bellaria, nella conferenza di organizzazione della Uil”.
Un’unificazione già avvenuta per altre sedi territoriali lombarde, tra le Uil di Cremona e Mantova, Milano e Lodi.
La fusione tra Uil Lecco e Como, secondo il segretario regionale Danilo Margaritella, che ha traghettato negli ultimi mesi il sindacato lecchese verso il congresso, è “un momento storico importante” che giunge 40 anni dopo la nascita della camera sindacale di Lecco, nel 1976.

“La sua creazione aveva spaccato il territorio ed era legata al percorso che ha portato alla definizione della nuova provincia nel 1993. Oggi – spiega Margaritella – si fa un operazione di aggregazione tra due aree che riteniamo complementari, la cui sommatoria porta alla formazione della quarta camera sindacale in Lombardia, seconda per popolazione attiva. E’ un territorio importante e la politica dovrà avere un ruolo all’altezza, per mantenere un’unità territoriale complessiva, evitando spaccature”.
Il riferimento è alle future aree vaste che sostituiranno le province e che restano al momento indefinite, con ipotesi che vedrebbero Lecco unirsi a Monza e Como. Sul fronte sindacale, la Cisl già due anni fa aveva scelto di guardare alla Brianza, fondendo il sindacato lecchese con quello monzese.
“Con Como e Lecco chiudiamo una prima tappa del nostro percorso confederale, si possono valutare ulteriori dinamiche legate alle aree vaste e territori limitrofi di importanza strategica” ha precisato il segretario regionale.
Nel frattempo, la sinergia tra Uil Como e Lecco inizia a prendere corpo ed esiste già un progetto comune che lega le due sedi sindacali, ovvero lo sportello d’ascolto per mobbing e stalking, attivo da qualche anno a Como. “Lo avremo anche a Lecco – spiega Marilisa Rotasperti, segretaria lecchese della Uil – alcune iniziative erano già state avviate gli scorsi anni, l’intenzione è quella di proporre la stessa esperienza anche su Lecco”. Dalla direzione regionale del servizio precisano che il centro di ascolto a Lecco e’ già operativo.

“Si tratta di servizi nuovi, spesso sconosciuti ai cittadini che, con questa fusione, possono essere sviluppati e per attrare sempre più gente verso il sindacato” spiega Serena Gargiulo, referente del centro di ascolto comasco, con Marco Cannas, e segretaria di Uiltec Como.
Gargiulo è l’unica donna della nuova segreteria della Uil del Lario nella quale hanno trovato posto, oltre ad Enrico Azzaro della Uilm di Lecco, anche Riccardo Cutaia della Feneal, Giacomo Arrigoni della Uil Pensionati Lecco.

Salvatore Monteduro, alla guida della Uil Como dal 2012, è stato eletto segretario della nuova camera sindacale: “ Questo – ha spiegato – E un processo di riorganizzazione interno che guarda a meno posti di comando e a più presenza sul territorio attraverso i nostri delegati. Una sfida che prevede un cambiamento anche culturale. Costruiremo una struttura che avrà una rappresentanza di rilievo in Lombardia e che avrà l’onere di rappresentare al meglio le esigenze del territorio, i bisogni di lavoratori e pensionati, che oggi vivono una situazione di difficoltà dopo sette anni di crisi dalla quale non siamo usciti”.