MERONE – Un progetto innovativo che per la prima volta in Italia coinvolge un’intera frazione, Baggero. È quello che sta provando a sviluppare l’amministrazione di Merone chiedendo il supporto ai sindaci comaschi e lecchesi, alle province, al presidente autorità di Bacino Lario e Laghi Minori, alla Camera di Commercio e alla Regione.
Il vicesindaco e assessore all’Urbanistica e all’Ecologia Giovanni Vanossi sta costituendo un gruppo di lavoro che possa sviluppare la linea strategica attorno alla quale costruire l’ecofrazione. L’idea prevede il recupero e la riqualificazione di ex aree industriali in chiave ecosostenibile. Il progetto consta di 12 interventi, alcuni già realizzati, altri in fase di realizzazione, altri ancora semplicemente progettati. La zona presa in considerazione è quella che va dalla stazione di Merone fino al depuratore in prossimità del confine con Lambrugo. “La riqualificazione della stazione è in corso di realizzazione. Non deve rimanere fine a se stessa ma deve essere ricettiva, deve diventare la porta della nostra ecofrazione – illustra Vanossi – Prevediamo poi piste ciclopedonali, un percorso sul Lambro in canoa fino a Briosco, un percorso di energie (acqua, sole e vento) lungo il Lambro, con un grande investimento sul fotovoltaico. Senza trascurare poi l’aspetto enogastronomico: ci sono cascine che sono state recuperate per svolgerci attività agricola che quindi garantirebbero una formula a “metro zero”. Si potrebbe persino pensare a un piccolo centro commerciale green”.
Il progetto prevede così la riqualificazione della zona ex Speri ed, eventualmente, della Holcim, qualora dovesse dismettere le aree. “Al momento Holcim è ancora un’industria attiva, ma siamo pronti a inglobare anche questa parte del paese qualora ce ne fosse la necessità”.
Il tutto ha, ovviamente, un cappello pubblico imprescindibile: “Occorre evitare che a decidere siano i privati che potrebbero scegliere qualcosa di poco utile a tutti e poi non vogliamo si crei a Merone una seconda Ticosa. Baggero è una frazione dismessa e ha una forte esigenza di riqualificazione, tornando al passato ma innovando con le nuove tecnologie. Tutto punta alla terzializzazione del territorio nonché a uno sviluppo turistico che potrebbe essere utile anche in vista di Expo 2015”.
Il Comune di Merone, però, non può fare tutto da solo. Per questo il vicesindaco ha inviato una lettera agli Enti sovracomunali e attende che tutti valutino il progetto, lo integrino con altre eventuali idee, e lo facciano proprio, condividendone intenti e finalità. “Voglio almeno un appoggio di intenti – afferma Vanossi – Sto incontrando i sindaci e ne ho parlato in Regione”.
Proprio dalla Lombardia arriva il primo riscontro positivo ufficiale: la consigliera regionale erbese Daniela Maroni si è schierata a favore dell’iniziativa.