
MILANO – Tanti, tantissimi, oltre 500 mila ‘penne nere’ provenienti da tutta Italia hanno raggiunto Milano per la grande adunata nel capoluogo lombardo: è una domenica di grande festa quella che si è compiuta all’ombra della Madonnina, la 92esima adunata che cade nel centenario dalla nascita degli Alpini, fondati nel 1919 proprio nel capoluogo lombardo.

“Cento anni di coraggio e impegno” come recita lo striscione portato alla testa della parata iniziata dalle 9 delle mattina e che è proseguita fino a sera con la sfilata di tutti i partecipanti a partire dalla Fanfara e i reparti alpini di formazione, i decorati e
gli invalidi, e via via tutte le sezioni delle regioni italiane, a partire dal sud Italia con la Sicilia, per arrivare al centro e il Nord Italia, con la Lombardia e Milano, città ospitante, ultima a sfilare nel centro della città.

Da Porta Venezia, il corteo ha raggiunto Piazza del Duomo per poi giungere fino al Castello Sforzesco. Un appuntamento che anche gli alpini dell’erbese non potevano mancare: i diversi gruppi Ana del territorio hanno infatti marciato insieme a molti dei sindaci dei Comuni di appartenenza.

Diversi di loro hanno raggiunto Milano in treno, altri in auto o con pullman organizzati dai singoli gruppi. Trenord ha fatto sapere che 250 mila viaggiatori, per tutto il weekend, si sono spostati in treno verso l’Adunata Nazionale degli Alpini a Milano.

Ma per l’erbese ‘non finisce qui’ perché proprio da Castelmarte, infatti, arriva il simbolo della 92^ adunata: a idearlo e disegnarlo, con grande orgoglio della sezione e del presidente Marco Minoretti, l’alpino Tiziano Tavecchio.
Di seguito, qualche scatto della giornata e dei gruppi partecipanti.