CANZO – “C’era una volta un piccolo gruppo di amici che condivideva nel profondo del cuore un valore che anche oggi persiste immutato, l’empatia. Dalla loro forza d’animo l’11 settembre 1979 nasceva così la Pubblica Assistenza Sos Canzo, la Sos”. Queste le parole che ieri, domenica, hanno guidato la festa per il 40° anniversario di fondazione dell’associazione canzese.
Una festa sentita che ha visto la partecipazione non solo di volontari e dipendenti, ma anche di tanti canzesi: la giornata è iniziata con la messa presso la chiesa parrocchiale di Canzo a seguito della quale è stato proiettato un video per i 40 anni di fondazione. Al termine, il parroco, don Alfredo Cameroni, ha benedetto i nuovi mezzi, due pullmini da 9 posti, recentemente acquistati dall’associazione per far fronte alle richieste sempre crescenti di servizi di trasporto.
Sono infatti 28 i bambini e ragazzi che i volontari e dipendenti della Sos Canzo accompagnano ogni giorno presso le strutture e scuole del territorio. Accanto a loro, numerosi altri servizi che hanno portato l’associazione a chiudere l’anno 2018 con circa 1800 servizi di emergenza-urgenza e 10 mila servizi secondari, svolti nel comune di Canzo e in quelli limitrofi.
“Questi quarant’anni sono un importante traguardo, ma devono anche essere un nuovo punto per ripartire – ha dichiarato il presidente Roberto Paredi – La nostra associazione continuerà nel proprio impegno e per questo, come obiettivo futuro, vorremmo riuscire ad acquistare una nuova ambulanza e un nuovo mezzo per l’accompagnamento delle persone diversamente abili”.
La cerimonia è quindi proseguita presso l’oratorio femminile di Canzo per il pranzo e il discorso delle autorità presenti tra cui i sindaci di Canzo, Giulio Nava, e Torno, Giovanni Sala, il Consigliere regionale, Fabrizio Turba, il presidente provinciale comasco Anpas, Stefano Clerici e il dottor Maurizio Volonté, responsabile della Aat Como. Al termine, è stato consegnato un mazzo di fiori alle volontarie più longeve, Colomba Belgeri e Cristina Ramundi.