La manifestazione “Fridays for Future”, studenti in piazza per il clima

Caterina Franci 15 Marzo 2019

Ambiente

Studenti in Piazza a Lecco (foto LeccoNotizie.com)

 

MILANO – Gli studenti scendono in piazza da Nord a Sud per salvare il pianeta dalle insidie dei cambiamenti climatici. Sono 182 le città italiane che hanno aderito a “Fridays for Future”, la manifestazione globale che sta coinvolgendo quasi tutti i paesi del mondo.

Oggi, venerdì 15 marzo, moltissimi giovani parteciperanno allo sciopero globale organizzato per convincere i Governi ad adottare politiche più incisive sul clima, necessarie per salvare il pianeta.

“Questa è una grande mobilitazione per contrastare il cambiamento climatico – il pensiero del consigliere regionale M5S erbese Raffaele Erba – Una mobilitazione che non deve avere colore politico perché è tra le più grandi sfide che l’uomo ha di fronte a sé. Dobbiamo fermarci e ascoltare quanto ci viene chiesto da chi oggi manifesta per il clima”.

Un problema, quello dei cambiamenti climatici, riconosciuto dai vertici delle istituzioni: persino il presidente Sergio Mattarelli è preoccupato.

“Anche sui nostri territori i segnali sono allarmanti: il livello basso del lago, le temperature primaverili in pieno inverno, l’assenza di neve e la possibile crisi idrica nella prossima estate – fa notare Raffaele Erba – Ma possiamo ancora cambiare le cose. Le ricette per affrontare il problema richiedono lungimiranza ma rappresentano anche un’opportunità di creare lavoro e occupazione. Parliamo di azioni concrete per realizzare la transizione energetica verso fonti rinnovabili e rendere la nostra economia realmente circolare”. Serve però una nuova prospettiva per risolvere tutti insieme le difficoltà create dal riscaldamento globale. “Oggi il problema non è l’assenza di tecnologie adeguate ma riguarda la volontà di cambiare. Spesso sono gli interessi puntuali o di pochi a vincolare ciò che tutela il bene comune. Questo è il reale vincolo al cambiamento”, conclude  Erba.

“Fridays for Future” ha raccolto consensi trasversali ad ogni latitudine. Nelle ultime settimane gli studenti di 117 paesi hanno manifestato in 2052 luoghi diversi. L’Italia sarà il paese più attivo del mondo con 235 raduni organizzati, più di Francia, Germania, Stati Uniti, Svezia e Gran Bretagna.