Albavilla, Albese con Cassano, Orsenigo, Tavernerio

Service24. La scissione costa 83 mila euro per Albavilla

Admin Altreforme 5 Novembre 2013

Albavilla, Albese con Cassano, Orsenigo, Tavernerio

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Service24ALBAVILLA – La scissione della Service24 costa per il Comune di Albavilla 83 mila euro. “Soldi che non devono essere prelevati dalle tasche dei cittadini”, dice la minoranza guidata da Marcello Molteni.

Un percorso lungo e tortuoso quello che sta attraversando la società che si occupa della gestione dei servizi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali e che è di proprietà dei comuni di Albavilla, Albese, Capiago, Lipomo, Montorfano, Orsenigo e Tavernerio. Una procedura illustrata lunedì 4 novembre nella seduta di Consiglio comunale ad Albavilla dal presidente, Giulio Saruggia, e da un consulente. “Quella che stiamo affrontando è una scelta che viene da un percorso di tante assemblee. È un’operazione non semplice: una scissione parziale non proporzionale e asimmetrica mediante trasferimento di parte del patrimonio a società a responsabilità limitata di nuova costituzione (“Service 24 Ambiente srl”) e trasformazione della società “Service 24 spa” da spa a srl con modifica della denominazione. Attualmente Service24 è una spa con un capitale sociale di 103 mila euro. Questa operazione estrapola dalla spa il ramo ambiente andando a costituire un’altra società a responsabilità limitata con 7 Comuni soci; mentre la parte restante, il ramo idrico, rimarrebbe in Service24 con 3 Comuni soci (Lipomo, Orsenigo, Tavernerio). È una scissione complessa che ha due obiettivi. Da un lato separare i due rami, ambiente e idrico, che sono differenti: il primo coinvolge tutti e 7 i Comuni, mentre il secondo è deficitario, ha un futuro segnato dalla nascita dell’Ato e riguarda solo 3 Comuni. Dall’altro lato ci sarà una redistribuzione delle quote sulla base del numero di abitanti. Attualmente Albavilla è in minoranza, conta il 2%, ma in una eventuale nuova società sarebbe in maggioranza con il 19%”. Il patrimonio dell’attuale Service24 verrebbe poi diviso in due parti: 90 mila euro per l’ambiente, 13 mila per l’idrico. “Diventerebbero quindi entrambe le società srl”, hanno continuato a spiegare i responsabili e, rispondendo a una domanda sui costi posta dalla minoranza consiliare hanno affermato che “Non ci saranno conguagli ma una spesa iniziale che per Albavilla è di 83 mila euro in 5 anni”.

E qui è scattata la reazione della minoranza all’interno della discussione consiliare. “Fermo restando che la scissione ci sembra essere una scelta positiva, non ci piace pensare che questi 83 mila euro ricadranno sui prezzi delle tariffe degli utenti”, ha risposto Giacomo Pontiggia. E così il capogruppo Marcello Molteni, con i colleghi di minoranza, ha preparato una nota per specificare che è il Comune a dover trovare i fondi necessari in bilancio per pagare questa quota e se proprio una parte dei costi dovesse ricadere sui cittadini che non vada quanto meno ad essere più gravosa in base al numero di componenti della famiglia, come specificamente chiesto dalla consigliera Franca Anzani. Il consiglio ha votato quindi all’unanimità questa nota e anche la scissione.