ALBAVILLA – “Il momento è complesso, mi rendo conto, ma come amministrazione dobbiamo pensare al bene della nostra comunità. La carenza di medici di base ad Albavilla è un problema serio che necessita di una soluzione, al più presto”.
Lo ha ribadito Carlo Tafuni, presidente del Consiglio Comunale di Albavilla, a distanza di una settimana dall’invio, ad Ats Insubria, di una lettera sulla mancanza di medici di base in paese. “Ancora non abbiamo ricevuto risposte da Ats e mi sono personalmente attivato per capire a chi rivolgermi di più specifico per ottenere qualche indicazione. Ci tengo a sottolineare – ha specificato Tafuni – che questa richiesta, posta anche per iscritto, non vuole essere una critica ai medici che attualmente prestano servizio ad Albavilla, anzi. Io li ringrazio davvero per quello che stanno facendo, per il loro impegno e la loro professionalità, ma proprio perché anche per loro la situazione non è semplice, con il numero di pazienti da seguire, ci sentiamo di ribadire che ad Albavilla non possono esserci solo tre medici con quasi 7 mila abitanti. Abbiamo bisogno di almeno altri due dottori, andiamo avanti con determinazione”.
Il problema della carenza di medici di base, ha ricordato Tafuni, era stato segnalato dall’amministrazione comunale ‘in tempi non sospetti’: “Ora con l’emergenza sanitaria in corso è chiaro che Ats ha diverse urgenze e priorità ma riteniamo, anche alla luce del Dpcm che prevede, lo ricordiamo, che i pazienti si rivolgano al proprio medico di medicina generale, che questa situazione lo sia a tutti gli effetti. Purtroppo noi come Comune non possiamo fare altro che sollecitare Ats, ente competente, ci stiamo muovendo tramite tutti i canali possibili, rivolgendoci anche a livelli più alti delle istituzioni”.
Tafuni ha concluso ringraziando ulteriormente i medici di base attivi ad Albavilla per il lavoro svolto e i medici già andati in pensione, come gli storici dott. Fermi e dott. Luraghi: “A loro tutta la mia gratitudine per la professionalità e il servizio reso agli albavillesi”.
