Giornata di festa ad Albavilla per ringraziare i donatori di sangue
Il sindaco Castelnuovo: “La cultura del dono rende la nostra comunità migliore”
ALBAVILLA – “Non posso non esprimere gratitudine verso tutti i donatori dell’Avis, perché il gesto che mettete in atto sembra semplice, ma non lo è”. Con queste parole la sindaca di Albavilla, Giuliana Castelnuovo, ha aperto la 74^ Festa del Donatore dell’Avis di Erba, svoltasi questa mattina nella sala civica di Albavilla. L’evento ha riunito numerosi partecipanti in una giornata dedicata al valore del dono e alla consegna dei riconoscimenti ai volontari che hanno raggiunto importanti traguardi di solidarietà.

“Dobbiamo portare avanti la cultura del dono affinché arrivi a più persone possibile e affinché ci sia un obiettivo comune per tutti i volontari e coloro che operano all’interno del sistema sanitario – ha proseguito la sindaca – Siamo qui per far capire quanto vale una donazione del sangue, quanto vale mettersi a disposizione della comunità perchè insieme possiamo salvare vite umane. La diffusione del valore della solidarietà rende la nostra comunità migliore”.

Un saluto anche dal vicesindaco di Albavilla e presidente dell’Aido di Como, Angela Bartesaghi: “Sia per Aido che Avis parliamo di dono e quanto sia importante questo gesto all’interno delle nostre comunità. Faccio i complimenti a tutti i volontari perchè senza di loro, forse, non ci sarebbe qui tutta questa gente oggi”.

Mentre il presidente dell’Avis di Erba, Riccardo Fumagalli, non ha potuto essere presente per problemi di salute, a fare le sue veci Andrea Cattaneo: “Ringrazio tutti i volontari di Avis Erba che ogni giorno si danno da fare. Il lavoro che facciamo è sempre rivolto agli altri e siamo sempre disponibili a prorogarci sia in caso di emergenza sia nel momento della costanza che è il fattore che da davvero forza al nostro lavoro. Oggi guardiamo avanti con alcune incognite non tanto per il nostro ruolo che rimane fondamentale, quanto per quello che accadrà in Ospedale siccome il medico che si occupa delle trasfusioni deve avere competenze specifiche che non sono più facilmente trovabili sul mercato del lavoro”.

Quindi ha proseguito: “Dopo che Giulio Galvani è andato in pensione, il dottor Romano ha preso il suo posto ma è arrivato primo ad un concorso all’Università di Padova quindi si dovrà trasferire dopo la metà di novembre. Fino a quella data le donazioni sono fissate. Ora siamo in attesa che all’interno dell’ospedale di Erba si trovi la figura adatta a portare avanti il compito. Come Avis ci siamo mossi con largo anticipo per informare tutti i nostri volontari e nel caso non si trovi una figura specifica dovremo usare l’autoemoteca per le trasfusioni. Perde la possibilità di donare all’interno dell’ospedale è un grave danno non solo per noi avisini ma per tutta la struttura ospedaliera erbese. Speriamo, quindi, che tutto venga risolta per il meglio per il bene di tutti coloro che sono qui oggi”.

Successivamente si è svolta la consegna delle benemerenze Avis ai donatori ancora in attività.
Sono stati assegnati 40 distintivi d’oro, riconoscimento che si ottiene dopo vent’anni di iscrizione e almeno 40 donazioni; 27 distintivi d’oro con rubino, riservati a chi ha raggiunto trent’anni di attività e 60 donazioni; e 9 distintivi d’oro con smeraldo, destinati ai donatori con quarant’anni di appartenenza e almeno 80 donazioni.
Un distintivo d’oro con diamante è stato infine consegnato al signor Giuseppe Duvia per la conclusione della sua lunga e preziosa attività di donatore.
La festa è poi proseguita con il corteo verso la chiesa parrocchiale, dove è stata celebrata la Santa Messa, seguita da un momento conviviale che ha riunito i partecipanti in un clima di gratitudine e condivisione, ribadendo ancora una volta l’importanza del dono e di come un piccolo gesto possa fare una grande differenza.






