Como

Cassa integrazione, continua il calo in Provincia di Como

Caterina Franci 26 Febbraio 2018

Como, Economia/Lavoro

COMO – Continua il calo della cassa integrazione tra le aziende delle province di Lecco e Como: confrontando gennaio 2018 con lo stesso mese dello scorso anno, si tocca percentualmente una differenza pari a -41,6% di ore autorizzate nel lecchese e addirittura -59,8% nel comasco.

Il dato emerge dall’ultima relazione diffusa lunedì’ dalla Uil del Lario. Il calo, spiega il sindacato, è derivato per entrambi i territori dalla riduzione delle ore di cassa integrazione straordinaria (Lecco 100%, Como -99,9%) e di quella in deroga (Lecco -100%, Como -100%) che è stata abrogata, mentre, ricorda la Uil, è stato introdotto un costo più elevato della straordinaria e i dati risentono di questi due fattori.

Per quanto riguarda la casa integrazione ordinaria, invece, diminuisce a Lecco (-1,8%) e aumenta in modo evidente in provincia di Como (+406,4%). “A condizionare ancora una volta l’aumento della richiesta di cassa integrazione ordinaria nel comasco sono state soprattutto le aziende del distretto tessile – spiega Salvatore Monteduro, segretario della Uil del Lario – le ore di cassa integrazione ordinaria in questo settore a gennaio 2018 sono state 87.563 ore, mentre a gennaio 2017 erano 0, ed hanno inciso per il 56,4% rispetto alla cassa integrazione ordinaria totale (ore 155.117) richieste nel mese di gennaio 2018. Un inizio anno che si conferma in chiaroscuro per le imprese e i lavoratori del settore tessile della provincia di Como, con 515 dipendenti in cassa integrazione”.

“Mentre per quanto riguarda la Provincia di Lecco . il distretto metalmeccanico, uno dei settori economici più rilevanti del tessuto produttivo territoriale – spiega Monteduro – si conferma la ripresa economica”.

Per le aziende del settore, la richiesta di ore di cassa integrazione ordinarie. a gennaio 2018 è diminuita del -73,1% rispetto a gennaio 2017. I lavoratori in cassa integrazione nel settore nel corso di gennaio 2017 sono stati 33.

Tutti i settori economici di entrambe le Province hanno visto una riduzione della richiesta delle ore di cassa integrazione totali a gennaio 2018 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente: nell’Industria (Como -56,4%; Lecco -27,2%) nell’edilizia (Como -7,6%; Lecco -10,5%) nell’Artigianato (Como -100,0%; Lecco -100,0%) e nel Commercio (Como -99,1%; Lecco -100,0%).

Rilevante il calo dei lavoratori in cassa integrazione a gennaio 2018 per l’area comasca soprattutto (-1360) più contenuto per Lecco (-140) rispetto a gennaio 2017.

“Il 1° rapporto UIL del Lario conferma la flessione della richiesta di cassa integrazione totale da parte delle aziende Comasche e Lecchesi. Un dato che però, è bene precisare, è carente dei dati relativi alle ore autorizzate di FIS (Fondo d’integrazione salariale) e altri Fondi di Solidarietà, dati non diffusi dall´Inps, oltre alle prestazioni erogate dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (Fsba) – spiega il segretario della Uil – Detto ciò resta una situazione differente nella ripresa economica tra il Territorio di Como ancora altalenante a causa delle imprese tessili che soffrono e stentano ad uscire dalla crisi economica. Mentre, la Provincia di Lecco vive una ripresa più sostanziale, anche se qui sono ancora molte le aziende in difficoltà”.